asor rosa

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Sabato 10 Ottobre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO | POLITICA » 13 ria, ma non ho dubbi che abbia prevalso, contro di lui, una spinta eversiva e catastrofica proveniente da tante parti. Com è possibile che il Parti- to di Loch Ness nasca a sini- stra, anziché a destra? La risposta è facile. Facile? Per mettere in moto questo processo occor- reva che la forza trai- nante fosse una parven- za di sinistra dietro cui nascondersi, altrimenti ci sarebbe stato un co- ro di sghignazzamen- ti, se non di manife- stazioni di piazza. » FABRIZIO DESPOSITO I l professore Alberto Asor Rosa, icona degli intellet- tuali di sinistra, è stato il primo a usare la definizio- ne di mutazione genetica nel linguaggio politico. Accadde nella Prima Repubblica, con il Psi di Bettino Craxi. Trentan- ni dopo la stessa metafora scientifica accompagna, nella vulgata giornalistica, il Pd renziano nel suo grottesco viaggio verso la destra peggio- re di questo Paese, quella degli ex berlusconiani Denis Verdi- ni e Angelino Alfano, futuri in- quilini o alleati del Partito del- la nazione. Professore, che cosa sta di- ventando il Pd di Renzi? Un partito nuovo che non ha più una base di massa, rispon- de al comando di un leader in- contrastato e ha un gruppo di- rigente conservatore di de- stra. È una perfetta definizione accademica, senza fronzoli. Un partito di destra, nem- meno di centro. È un dato di fatto che lattuale vertice del Pd ha escluso dal gruppo dirigente ogni erede della tradizione comunista, ma anche progressista o rifor- mista. Sono tutti ex democri- stiani. Una nuova Dc. No, perché ai vecchi democri- stiani non sarebbe mai venuto in mente di proclamare il Par- tito della nazione. Lobiettivo del Pdn è lulteriore perfezio- namento in termini di destra di questa tradizione centrista, che non ha ritegno a conside- rare interlocutori Alfano e Verdini. Risultato: Verdini non è il mostro di Loch Ness (Renzi dixit) ma Marino sì. La liquidazione di Marino può essere annoverata tra le molteplici iniziative di Renzi e del renzismo di avere sullI- talia un controllo totale. Quando questo con- trollo non cè si ricor- re allaggressività. Marino ci ha mes- so del suo. Il sindaco di Roma non ha rivelato quella tem- pra di con- d o t t i e r o n e c e s s a- L INTERVISTA Renzi e Verdini preparano una destra autoritaria Alberto Asor Rosa La denuncia: Il Pd sta diventando un partito che risponde solo al leader con un gruppo dirigente conservatoreChi è Nato nel 1933 a Roma, Alberto Asor Rosa ha insegnato Letteratura italiana alla Sapienza. Critico, scrittore e saggista politico Carriera Storico intellettuale comunista, nel 1965 ha scritto il fondamentale Scrittori e popolo, seguito mezzo secolo dopo da Scrittori e massa . Coerente con la sua visione di sinistra è stato un antiberlu- sconiano intransigente Qualsiasi atto del premier mira al restringi- mento della democrazia, in termini di spazi e di base del consenso Quindi il berlusconismo è stato meno pericoloso del renzismo. Sì, Silviuccionon era in gra- do di elaborare culturalmen- te una simile invenzione. E politicamente la piazza glielo avrebbe impedito. A Renzi no, invece. Può fare quello che sta facen- do perché il Pd è mutato nelle sue radici e la mutazione ge- netica ha investito anche i suoi elettori. Non dimenti- chiamo che lui arriva dopo u- na sequela pluridecennale di fallimenti del centrosinistra e la gente ha pensato: Almeno questo fa qualcosa. Il fatidico 40 per cento alle Europee. Renzi ha un consenso vasto anche se il punto culminante del suo successo è già alle no- stre spalle. Allorizzonte cè però lauto- ritarismo della nuova Costi- tuzione. Qualsiasi atto del presidente del Consiglio mira al restrin- gimento della democrazia, in termini di spazi e di base del consenso. Contano solo i ver- tici del potere, dalle rappre- sentanze politiche al presi- de-manager della scuola. Per renzismo, intendo questo. Combattere il renzismo dallinterno del Pd non sem- bra possibile. Sulla minoranza del Pd, in questi giorni, mi sono venute in mente solo due parole. Quali? Ridicola e penosa. Ridicola perché ha fatto ridere la bat- taglia su alcuni particolari della riforma Boschi. Penosa perché il risultato ha dimo- strato che la minoranza non conta nulla. Poi ha superato anche il limite etico-politico perché non si è vergognata di votare con Verdini. Fuori dal Pd cè un deserto a sinistra? Deserto mi pare eccessivo. Ci sono tanti pezzetti sparsi ma non cè nessuno in grado di convogliare queste forze ver- so la stessa direzione. Un effetto collaterale della mutazione genetica? Dalla crisi dei grandi partiti di massa nati dallantifascismo e dalla Resistenza non cè stata nessuna vera scintilla. Come si qualifica una muta- zione? Quando cambiano natura, vo- cazione e cultura. Nel Pd renziano? Si parte dallidea che i conflit- ti sociali siano dannosi per cui i sindacati diventano il nemi- ci. Così la cultura della nazio- ne impone una ratio comune che è quella del grande capi- tale e della grande finanza. Il terzo punto è il restringimen- to della democrazia. Il Partito della nazione, sviluppato sino in fondo, comprenderà anche Berlusconi e i berlusconiani, non solo Verdini e Alfano. © RIPRODUZIONE RISERVATA Questa mutazione genetica del Partito democratico è profonda e ormai ha investito anche i suoi elettori OSCENITÀ AL SENATO DAnna difende Barani: Fu la Lezzi a fare gesti sguaiati q IL SENATORE Vincenzo DAnna (di Ala, il nuovo gruppo che accorpa i ver- diniani) va allattacco dei Cinque Stelle una volta ottenuti dalla presidenza del Senato i filmati dellaula nella seduta in cui il suo col- lega di gruppo Lucio Barani mimò, diretto alla senatrice Barbara Lezzi (M5S), un rapporto orale. Immagini alla mano, asserisce DAnna, emerge inequivocabilmente che quanto da me asserito risponde al vero. Dai banchi del gruppo M5S e dalla senatrice Lezzi vengono gesti sguaiati e disturbi allindirizzo di Ciro Falanga (Ala) mentre parla. Gesti ai quali ri- sponde successivamente Barani. DAnna che è stato sospeso per 5 giorni dai lavori dellAula per aver fatto lui stesso gesti ses- sisti nei confronti della senatrice del M5S Barbara Lezzi rilancia: Comunico che la se- greteria generale del Senato ha consegnato al gruppo Ala copia dei filmati di una delle due telecamere di servizio che sono nella dispo- nibilità del presidente Grasso. La qualità del- le immagini è scadente e necessita di essere trattata da tecnici video per migliorarne la qualità. E tuttavia, da un primo esame, emer- ge inequivocabilmente che quanto da me as- serito risponde al vero. La risposta è nota.

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Page 1: Asor rosa

Sabato 10 Ottobre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO | POLITICA » 13

ria, ma non ho dubbi che abbiaprevalso, contro di lui, unaspinta eversiva e catastroficaproveniente da tante parti.

Co m ’è possibile che il Parti-to di Loch Ness nasca a sini-stra, anziché a destra?

La risposta è facile.Fa c i l e?

Per mettere in motoquesto processo occor-reva che la forza trai-nante fosse una parven-

za di sinistra dietro cuinascondersi, altrimenti

ci sarebbe stato un co-ro di sghignazzamen-ti, se non di manife-stazioni di piazza.

» FABRIZIO D’E S P OS I TO

Il professore Alberto AsorRosa, icona degli intellet-tuali di sinistra, è stato ilprimo a usare la definizio-

ne di mutazione genetica nellinguaggio politico. Accaddenella Prima Repubblica, con ilPsi di Bettino Craxi. Trent’an -ni dopo la stessa metaforascientifica accompagna, nellavulgata giornalistica, il Pdrenziano nel suo grottescoviaggio verso la destra peggio-re di questo Paese, quella degliex berlusconiani Denis Verdi-ni e Angelino Alfano, futuri in-quilini o alleati del Partito del-la nazione.

Professore, che cosa sta di-ventando il Pd di Renzi?

Un partito nuovo che non hapiù una base di massa, rispon-de al comando di un leader in-contrastato e ha un gruppo di-rigente conservatore di de-stra.

È una perfetta definizioneaccademica, senza fronzoli.Un partito di destra, nem-meno di centro.

È un dato di fatto che l’attualevertice del Pd ha escluso dalgruppo dirigente ogni erededella tradizione comunista,ma anche progressista o rifor-mista. Sono tutti ex democri-stiani.

Una nuova Dc.No, perché ai vecchi democri-stiani non sarebbe mai venutoin mente di proclamare il Par-tito della nazione. L’obiettivodel Pdn è l’ulteriore perfezio-namento in termini di destradi questa tradizione centrista,che non ha ritegno a conside-rare interlocutori Alfano eVerdini.

Risultato: Verdini non è ilmostro di Loch Ness (Renzidixit) ma Marino sì.

La liquidazione di Marinopuò essere annoverata tra lemolteplici iniziative di Renzie del renzismo di avere sull’I-talia un controllo totale.Quando questo con-trollo non c’è si ricor-re all’aggressività.

Marino ci ha mes-so del suo.

Il sindaco di Romanon ha rivelatoquella tem-pra di con-d o t t i e r on e c e s s a-

L’I N T E RV I STA

“Renzi e Verdini preparanouna destra autoritaria”

Alberto Asor Rosa La denuncia: “Il Pd sta diventando un partitoche risponde solo al leader con un gruppo dirigente conservatore”

Chi èNato nel 1933a Roma,Alberto AsorRosa hai n s e g n a toLe t te ra t u raitaliana allaS a p i e n za .C r i t i co,scrittore es a g g i st ap o l i t i co

C a r r ie raS to r i coi n te l l e t t u a l eco m u n i st a ,nel 1965 hascritto ilfo n d a m e n t a l e“Scrittori ep o p o l o”,s e g u i tomezzo secolodopo da“Scrittori em a ss a ”.Coerente conla sua visionedi sinistra èstato unantiberlu-s co n i a n oi n t ra n s i ge n te

Q u al s i a s iatto delp re m i e rmira alre s t r i ng i -mento dellademocrazia ,in terminidi spazie di base delco n s e n s o

Quindi il berlusconismo èstato meno pericoloso delre n z i s m o.

Sì, “Silviuccio” non era in gra-do di elaborare culturalmen-te una simile invenzione. Epoliticamente la piazza glieloavrebbe impedito.

A Renzi no, invece.Può fare quello che sta facen-do perché il Pd è mutato nellesue radici e la mutazione ge-netica ha investito anche isuoi elettori. Non dimenti-chiamo che lui arriva dopo u-na sequela pluridecennale difallimenti del centrosinistra ela gente ha pensato: “Almenoquesto fa qualcosa”.

Il fatidico 40 per cento alleE u ro p e e .

Renzi ha un consenso vastoanche se il punto culminantedel suo successo è già alle no-stre spalle.

All’orizzonte c’è però l’a u to-ritarismo della nuova Costi-tuzione.

Qualsiasi atto del presidentedel Consiglio mira al restrin-gimento della democrazia, intermini di spazi e di base delconsenso. Contano solo i ver-tici del potere, dalle rappre-sentanze politiche al presi-de-manager della scuola. Perrenzismo, intendo questo.

Combattere i l renzismodall’interno del Pd non sem-bra possibile.

Sulla minoranza del Pd, inquesti giorni, mi sono venutein mente solo due parole.

Quali?Ridicola e penosa. Ridicolaperché ha fatto ridere la bat-taglia su alcuni particolaridella riforma Boschi. Penosaperché il risultato ha dimo-strato che la minoranza nonconta nulla. Poi ha superatoanche il limite etico-politicoperché non si è vergognata divotare con Verdini.

Fuori dal Pd c’è un deserto as i n i st ra?

Deserto mi pare eccessivo. Cisono tanti pezzetti sparsi manon c’è nessuno in grado diconvogliare queste forze ver-so la stessa direzione.

Un effetto collaterale dellamutazione genetica?

Dalla crisi dei grandi partiti dimassa nati dall’antifascismo edalla Resistenza non c’è statanessuna vera scintilla.

Come si qualifica una muta-z i o n e?

Quando cambiano natura, vo-cazione e cultura.

Nel Pd renziano?Si parte dall’idea che i conflit-ti sociali siano dannosi per cuii sindacati diventano il nemi-ci. Così la cultura della nazio-ne impone una ratio comuneche è quella del grande capi-tale e della grande finanza. Ilterzo punto è il restringimen-to della democrazia. Il Partitodella nazione, sviluppato sinoin fondo, comprenderà ancheBerlusconi e i berlusconiani,non solo Verdini e Alfano.

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Questam ut a z i o n ege n e t i c adel Partitodemoc raticoè profondae ormaiha investitoa n ch ei suoiele tt o r i

OSCENITÀ AL SENATO

D’Anna difendeBarani: “Fu la Lezzia fare gesti sguaiati”

q IL SENATORE Vincenzo D’Anna (diAla, il nuovo gruppo che accorpa i “ve r -

diniani”) va all’attacco dei Cinque Stelle unavolta ottenuti dalla presidenza del Senato ifilmati dell’aula nella seduta in cui il suo col-lega di gruppo Lucio Barani mimò, diretto allasenatrice Barbara Lezzi (M5S), un rapportoorale. Immagini alla mano, asserisce D’Anna,“emerge inequivocabilmente che quanto da

me asserito risponde al vero. Dai banchi delgruppo M5S e dalla senatrice Lezzi vengonogesti sguaiati e disturbi all’indirizzo di CiroFalanga (Ala) mentre parla. Gesti ai quali ri-sponde successivamente Barani”. D’Annache è stato sospeso per 5 giorni dai lavoridell’Aula per aver fatto lui stesso gesti ses-sisti nei confronti della senatrice del M5SBarbara Lezzi rilancia: “Comunico che la se-

greteria generale del Senato ha consegnatoal gruppo Ala copia dei filmati di una delle duetelecamere di servizio che sono nella dispo-nibilità del presidente Grasso. La qualità del-le immagini è scadente e necessita di esseretrattata da tecnici video per migliorarne laqualità. E tuttavia, da un primo esame, emer-ge inequivocabilmente che quanto da me as-serito risponde al vero”. La risposta è nota.