casa di bambola

Upload: silviablackrock

Post on 13-Oct-2015

35 views

Category:

Documents


0 download

DESCRIPTION

Dissertation on a special needs case study

TRANSCRIPT

UNIVERSITA DEGLI STUDI

UNIVERSITA DEL LAZIO Roma La Sapienza Roma Tor Vergata - Roma Tre - IUSM Viterbo La Tuscia - Cassino - LUMSA Scuola di Specializzazione allInsegnamento Secondario S.S.I.S. Lazio - Sede Amministrativa: Universit Roma Tre

ROMA TRE

CORSO DI SOSTEGNO

SSIS LAZIORELAZIONE FINALE TIROCINIO

Casa di Bambola: lOmbelico del Mondo

A.A. 2008-2009

SPECIALIZZANDO SUPERVISORE

Dott. ssa Silvia Scarcella Prof.ssa Claudia Catania

INDICE

Introduzionep. 5

La scuola e il territoriop. 7

Il POF p. 8

La storia di Sp. 10

S a scuolap. 11

Lattivit didattica e il rapporto con la classep. 11

Altri interventip. 13

Diagnosi Funzionalep. 14

Il Profilo Dinamico Funzionalep. 17

Il Piano Educativo Individualizzato: analisi critica Punti di forza e criticitp. 19 p. 21

Proposta di progetto didattico: LOmbelico del Mondop. 22

Premessap. 22

Obiettivi, tempi, mezzi e materialip. 23

Fase 1: Progettazionep. 25

Fase 2: Esecuzionep. 28

Verifica e valutazionep. 30

Conclusionip. 33

Appendice

Allegati

INTRODUZIONE

Ho conosciuto S nellaula di sostegno, una stanza in posizione strategica per chi, come lei, non vede lora di giocare con i suoi compagni, mostrare loro il suo affetto e riceverne in cambio. Laula si trova davanti al portone a vetri dentrata e un cartello intima il divieto daccesso ai non autorizzati. In effetti, nonostante il cartello, laula molto frequentata dai ragazzi della scuola che vi trovano un rifugio sicuro per passare qualche minuto indisturbati a giocare. Deve essere iniziato in questo modo il rapporto che i ragazzi della scuola hanno con laula di sostegno e con coloro che abitualmente ci lavorano. Poi diventato un appuntamento fisso. La stanza stata progettata dallIS di S, inizialmente per un bambino autistico ed poi stata risistemata per accogliere S. Le postazioni di lavoro e le sedie sono mobili e sono facilmente rimodulabili. Affascinante , poi, la disposizione del materiale didattico: cassettini, ceste, latte piene di matite colorate e pennarelli, scaffali di libri, giochi, un pianoforte, un computer collegato ad Internet. La prima volta che lho vista mi sembrava di essere uno dei fratellini Hansel e Gretel allinterno della casa di marzapane... Osservando e conoscendo pi da vicino S, radiosa, sorridente, tenerissima e indifesa non si poteva non rivolgerle espressioni affettuose come quelle che si rivolgono ai neonati. Eccomi nella Casa di Bambola. Col passare del tempo e le ore di osservazione, tuttavia, mi rendevo conto che, sebbene S fosse sempre oggetto delle cure e dedita alle attivit costanti e amorevoli dellIS e dellAEC, in questa gabbia dorata il tempo si era fermato. S ha quasi quindici anni ben portati ed del tutto dipendente da un adulto di riferimento anche nella comunicazione, area in cui mostra le maggiori potenzialit. Da li, lidea di trasformare la Casa di Bambola in qualcosa di pi funzionale per uno dei nostri bisogni primari: la comunicazione. Ho saputo che S a casa lavora con una specialista sullimitazione vocale di sillabe e ho pensato di realizzare un progetto che finalizzasse questa produzione verbale allespresione di concetti di autonomia di base come chiedere da bere, da mangiare, di muoversi, chiamare una persona conosciuta. Mi ha colpito sapere dallIS che la neuropsichiatra infantile avesse sempre consigliato alla madre di parlarle e spiegarle di tutto poich il livello di comprensione di S non sondabile fino in fondo. Il lavoro , forse, al di sopra delle possibilit della ragazza, ma perch non provare? Il resto venuto da s: come concepire una comunicazione senza inclusione? Sebbene S sia molto ben accetta in classe, non parte, di fatto, della classe a livello didattico. Volevo per lei unattivit che partisse dallanalisi dei suoi bisogni e coinvolgesse attivamente, tenendo conto delle loro potenzialit, anche tutti i suoi compagni di classe. Purtroppo, come tirocinante, non cera molto da fare per S. Lho osservata molto e mi ha colpito la sua gracilit. La tetraparesi non le consente di fare sport. Dunque ho portato lo sport a lei in un contesto gradevole e coinvolgente: la palestra e i suoi compagni di classe. Questa soluzione permette di abbinare qualcosa di utile a qualcosa di divertente, ma soprattutto fonte di socializzazione, maggiore consapevolezza dei compagni delle problematiche di S, lavoro individuale e integrato. Ed cos che la Casa di Bambola diventata LOmbelico del Mondo: un viaggio alla scoperta del movimento, del corpo, dellaltro, della diversit in tutte le sue componenti. Non ci resta che cominciare il viaggio!LA SCUOLA E IL TERRITORIO La scuola secondaria di primo grado (Fanelli) parte di un istituto comprensivo in una zona periferica di Roma (Ostia antica). Nasce come borgata popolare oppressa fino a pochi decenni fa dalla malaria debellata anche grazie alla dedizione di due medici filantropi. Listituto ha dedicato loro il proprio nome. Il bacino di utenza accoglie bambini e ragazzi di diversa etnia, fede religiosa, classe socio-economica e un congruo numero di alunni disabili. Listituto conta circa quattrocento iscritti ed diviso in due plessi ospitati in edifici a due piani con 33 aule (inclusa laula di sostegno e le aule speciali). provvisto, inoltre, di due laboratori (informatica e polifunzionale), una palestra, un impianto sportivo polivalente allaperto, un teatro mobile, una biblioteca, la mensa e la sala docenti. La struttura delle scuole medie non nuova, ma stata ristrutturata con il principio di ricavarne pi aule. In questa operazione ciascuna aula stata divisa a met e gli spazi in cui gli studenti passano pi tempo sono molto ristretti. IL POF

Il POF il documento attraverso cui la scuola esprime e condivide la propria identit. Gli obiettivi educativi che si prefigge sono in forma sintetica: promuovere la crescita culturale della comunita' locale proiettata in Europa

educare al rispetto della dignit di ogni soggetto, delle regole di convivenza civile, dellambiente scolastico favorire la crescita culturale dei soggetti attraverso la ricerca, la trasmissione, lelaborazione dei saperi, la realizzazione di esperienze formative.In merito ai traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola media, si cita nel POF, nella sezione obiettivi educativi generali e trasversali dei P.E.P., che parallelamente allattivit curricolare, quella di sostegno sar finalizzata alla messa a punto di tutte quele strategie che permettano ai ragazzi il progressivo potenziamento della dimensione affettivo-relazionale e delle competenze sociali [...] Andranno poi perseguiti obiettivi di tipo trasversale riferiti alla sfera dellautonomia personale e dellarea cognitiva in base alle potenzialit di ciascun alunno.La scuola dedica parte delle ore del curriculum scolastico alla didattica per progetti, tra cui figurano tre progetti specificamente dedicati allintegrazione: DIRITTO ALLO STUDIO COOPERARE PER INTERGRARE, nato dallesigenza di diffondere la cultura dellintegrazione e della valorizzazione delle diversit di abilit, cultura, etnia, genere e religione. INSIEME OLTRE LOSTACOLO parte dal bisogno di far interagire in maniera pi sinergica ruoli, competenze e risorse diverse. Le istituzioni scolastiche appartenenti ai diversi ordini e gradi, insieme a varie agenzie presenti sul territorio del XIII Municipio, hanno firmato gi negli anni precedenti il progetto interistituzionale per migliorare la qualit dellintegrazione degli alunni disabili e di tutti gli allievi con bisogni educativi speciali e favorire una pi concreta diffusione della cultura dellintegrazione tra le componenti che si occupano di soggetti in formazione. LAMICO SPECIALE ha come finalit quella di promuovere azioni e riflessioni intorno al problema dellautismo diffondendo le buone prassi esperite nella scuola. Nel territorio, infatti, si registra una scarsit di strutture ed operatori che sappiano affrontare il problema: sebbene lAnffas e la Cooperativa Futura si siano recentemente specializzate nelleducazione dei soggetti autistici, non riescono a coprire le richieste dellutenza. La scuola lavora a stretto contatto con queste due realt del territorio con cui ha potuto conoscere nuove tecniche e approfondire le proprie conoscenze. Essa, dunque, funge ora da polo di riferimento per insegnanti di altre scuole e genitori di ragazzi autistici attraverso un lavoro di rete.LA STORIA DI SDal diario di bordo dellinsegnante di sostegno di S.:

Fino ad oggi lavoro di conoscenza, instaurato rapporto, organizzato spazio per il cambio del pannolino [...] Abbiamo organizzato con lAEC un orario in modo tale che S sia sempre coperta, ma c difficolt in quanto le ore sono sempre poche [...] In questo mese siamo anche uscite per escursioni nel quartiere [...] Quando sta con me S felice, ride, fa i gridolini. I compagni la cercano. Mi piacerebbe sapere se posso fare di pi, magari con qualche stimolo giusto, speriamo in un glh operativo al pi presto....

S ha quattordici anni, castana e ha gli occhi verdi. Ha i capelli ben pettinati ed sempre ben vestita e curata. S nata pretermine da una gravidanza gemellare e questo le ha portato conseguenze molto gravi. affetta da tetraparesi (deambula solo se accompagnata sulla sedia a rotelle) e da ritardo mentale grave. Compresibilmente, non stato facile per la famiglia confrontarsi con la realt, anche perch, dalla gravidanza gemellare nata anche F, perfettamente sana. Le condizioni di salute di S sono state motivo ulteriore di allontamento tra i genitori, attualmente separati. Tuttavia S vive con la mamma, la nonna e la sorella in un clima di accoglienza e serenit. Anche F molto vicina alla sorella, dimostrandosi molto proattiva ogni qualvolta l insegnante di sostegno le chiede collaborazione.S A SCUOLA

S Sprigiona e comunica gioia con le persone che impara a conoscere tramite la sua solare mimica facciale e una particolare luce negli occhi. Ricambia laffetto ricevuto allungando le braccia come a protendersi per un gesto tenero, sorride ed emette sillabe e gridolini. Sa riconoscere una voce familiare voltandosi quando chiamata. Purtroppo molto limitata nei movimenti del tronco da un corsetto che indossa a scuola a seguito di unoperazione di rotoscoliosi, ma linsegnante di sostegno e lAEC hanno intenzione di proporre luso del busto correttivo nelle sue ore libere gradualmente, a partire da un giorno a settimana. Prima dellintervento, infatti, S aveva la possibilit di esprimersi con il corpo molto di pi, protendendosi in avanti e lateralmente, mentre ora quasi immobilizzata.LATTIVITA DIDATTICA E IL RAPPORTO CON LA CLASSE

Lattivit scolastica di S si svolge tutti i giorni dalle otto alle tredici ed articolata tra la classe, laula di sostegno e lalternarsi dellinsegnante di sostegno e lAEC che conosce S dal suo ingresso nella scuola elementare. S ha frequentato anche un orario pi lungo partecipando alla mensa, ma la madre ha preferito averla con s a casa perch sentiva che trattenerla a scuola sarebbe stato come parcheggiarla li. Inoltre S segue una dieta semiliquida e questo era, forse, fonte di apprensione per la madre, essendo la ragazza estremamente gracile e cagionevole di salute.In classe, stimolata dalla presenza dei compagni, S felice e batte le mani contenta, esegue anche movimenti con le gambe e vocalizzi. Non sempre riesce a trattenersi in classe, in quanto la classe molto piccola poich S soffre di numerose allergie respiratorie: anche laria satura le scatena prurito e, grattandosi, si procura ferite. Quindi necessario alternare momenti dentro e fuori dalla classe. In ogni caso si cerca sempre la vicinanza di altri compagni che la affianchino e che le raccontino storie o le leggano favole. S sembra apprezzarlo molto. Inotre, laula di sostegno, pur essendo unisola sicura, molto frequentata dai compagni di S, gamma che comprende ragazzi di tutta la scuola. Linsegnante di sostegno li ha coinvolti anche nel prendersi cura di lei, ad esempio, chiedendo loro di osservarla di tanto in tanto per cercare di prevenire questo malessere dovuto alle allergie. S felice quando ci sono molte persone intorno a lei in un clima sereno.

In aula di sostegno, S lavora prevalentemente con lAEC. Negli anni le ha costruito un quadernone con materiale per la percezione tattile, visiva, uditiva e olfattiva unendo e trasformando materiali semplici come cartoncino, carta smeriglio, anice stellato, stuzzicadenti, stoffe, lastre di rame, piccole luci e sonagli adattandolo negli anni a seconda dei gusti e delle stimolazioni necessarie. La stimolazione avviene anche con la lettura, in cui vengono coinvolti altri ragazzi che lavorano nella stessa stanza, la musica (cd, dvd, tastiera e pianoforte). Quando c bel tempo, lAEC la porta fuori dalla scuola a fare una passeggiata. Tutti la conoscono nel quartiere ed molto ben voluta.ALTRI INTERVENTI

S seguita a casa da una terapista della neuropsicomotricit dellet evolutiva tre pomeriggi a settimana e lavora su imitazione vocale (sillabe MA, TA, PA, NO, DA), prensione, mobilizzazione passiva, visione di immagini, sempre mantenendola in posizione sdraiata. Nellultimo G.L.H. operativo, poich da poco le comparso il menarca, la neuropsichiatra infantile ha invitato la madre a spiegarle quanto le stava succedendo in maniera semplice. La dottoressa ha sempre suggerito alla madre di parlare a S di tutti gli eventi importanti o semplicemente nuovi, poich non si pu escludere che la comunicazione che la mamma ha sviluppato con S non abbia aumentato il livello di comprensione generale, forse insondabile fino in fondo. DIAGNOSI FUNZIONALE La diagnosi funzionale stata redatta nuovamente in entrata alla scuola media che S. frequenta per la prima volta, pur avendo quattordici anni in seguito ad un posticipato ingresso nella scuola primaria.

DIAGNOSI FUNZIONALE PER LANNO 2008/2009

DIAGNOSIQuadriplegia congenita (codice1.13)Ritardo mentale grave (codice 4.13)

EZIOLOGIANascita pretermine

CONSEGUENZE FUNZIONALIParalisi cerebrale e ritardo nello sviluppo cognitivo

PREVISIONE DELLEVOLUZIONE NATURALERecupero di alcune competenze, se adeguatamente trattata in collaborazione tra famiglia, scuola e centro di riabilitazione

Espressioni sintetiche di potenzialit maggiormente compromesse e difficolt registrabili.

AreePotenzialitDifficolt

Cognitiva 1. Livello di sviluppo raggiunto

2. Capacit di integrazione delle competenzeSi prevede la possiblit di ulteriori competenze, soprattutto relativamente allinteresse per lambiente e gli oggetti.Ritardo cognitivo grave, con mancata integrazione delle competenze.

Affettivo relazionale1. Livello di autostima

2. Rapporto con gli altriSembra possibile favorire ulteriormente la relazione con i pari e ladulto di riferimento, in ambito familiare e scolastico.Non valutabile il livello di autostima. Discreto il riconoscimento dei volti e delle voci familiari, verso le quali si volta. Discreto interesse per lambiente e la relazione con i pari.

Linguistica1. Comprensione2. Produzione

3. Altri liguaggi alternativi e/o integrativi

Discreta comprensione per messaggi verbali semplici e contestuali; produzione verbale caratterizzata da vocalizzi.

Sensoriale1. Vista: tipo e grado di deficit2. Udito: tipo e grado di deficit

3. Tatto: tipo e grado di deficitPossibile effettuare attivit basate sullutilizzo di materiali diversi, colorati e sonori per favorire la discriminazione uditiva, tattile, visiva.Nulla da rilevare.

Motorio-prassica1. Motricit globale

2. Motricit fine

In seguito allintervento di correzione della rotoscoliosi, sembra possibile un intervento riabilitativo che favorisca il controllo del tronco.La bambina presenta tetraparesi, con acquisito controllo del capo, mobile attivamente in tutte le direzioni; deficit di coordinazione oculo-manuale e bi-manuale.

Neuro-psicologica1. Memoria

2. Attenzione

3. Organizzazione spazio- temporalePossibile favorire lincremento dei tempi di attenzione, strutturando le attivit e alternandole a tempi di pausa.Non valutabile la memoria, n lorganizzazione spazio-temporale. Tempi di attenzione inferiori a quelli attesi per let

Della Autonomia1. Personale

2. Sociale

Completamente dipendente dalladulto per le attivit di vita quotidiana (autoaccudimento, spostamenti, relazioni sociali)

Diagnosi funzionale redatta in forma conclusiva

Tetraparesi congenita (1.13); ritardo mentale grave (4.13)

Per quanto diagnosticato si attribuito uninsegnante di sostegno e una AEC con rapporto 1:1 per il massimo delle ore consentite.IL PROFILO DINAMICO FUNZIONALEIl profilo dinamico funzionale non presente nella documentazione di S. Si prover ad elaborare il profilo degli assi pi significativi per il caso.

ASSE COMUNICAZIONALE

Specificazioni Come funzionaSuccessivo livelloSintesi di asse

1.Mezzi privilegiati-Usa linguaggi non verbali,gridolini e sillabe isolate.

-Privilegia la comunicazione gestuale: allunga le braccia per dare e ricevere affetto, batte le mani per assenso e appagamento.

-Possibilit di potenziare le capacit espressive verbali e gestuali gi presenti

-Verificate le potenzialit dellalunna, si programma il potenziamento delle capacit comunicazionali in riferimento allespressione dei suoi bisogni primari.

2.Contenuti privilegiati-Non sa evidenziare i suoi bisogni

Non sa comunicare le proprie azioniQuanto espresso nella sintesi relativa ai mezzi privilegiati dellalunna va inteso come parte integrante del presente riquadro.

3.Modalit di interazione-Reagisce al suono della voce di persone conosciute che la chiamano per nome girando il capo verso la fonte sonora.-Reagisce alle sollecitazioni musicaliProgrammando una serie di possibili rinforzi positivi, si prevede un miglioramento delle modalit di interazione.Anche per le modalit di interazione si considera tutto quanto scritto precedentemente come parte integrante del presente riquadro.

ASSE MOTORIO PRASSICO

Specificazioni Come funzionaSuccessivo livelloSintesi di asse

1.Motricit globale-Possiede il controllo della respirazione.

-Non possiede lequilibrio posturale.

-Non sa camminare

-Ha movimenti incontrollati

-Non ha coordinamento oculo-manuale e bi-manuale-La psico-motricit avr veste ludico-funzionale-Dalle osservazioni e dai dati emersi, evidente la precondizione ai risultati di una collaborazione con una terapista della neuropsicomotricit dellet evolutiva.

-Si programma un interazione tra i docenti di sostegno, di scienze motorie, di educazione musicale e la terapista suddetta.

2.Motricit fine-Riesce a prendere gli oggetti con pi di due dita.

-Mentre si ritiene realizzabile il raggiungimento di pi traguardi nellambito della motricit globale, ci si rende conto delle gravi difficolt in vista di obiettivi di motricit fine, in particolare, nelle capacit di prensione.- evidente la necessit di esercizio quotidiano.

3. Prassie semplici e complesse-Non ha coscienza dei diversi elementi del corpo.-Non sa controllare i diversi elementi corporei.-Il lavoro si prevede lungo e capillarmente programmato. Si ipotizza il raggiungimento di obiettivi minimi e limitatamente alla realizzazione di competenze di uso quotidiano.- evidente la necessit di riconoscere tempi lunghi.

IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO: ANALISI CRITICAIl piano educativo individualizzato molto sintetico e mostra delle incongruenze forse dovute al fatto che linsegnante di sostegno conosce S da questanno. Vi compaiono, ad esempio, affermazioni forti come: lalunna non in grado di comunicare o la sua condizione non le consente di prendere parte a nessuna attivit di tipo scolastico. Tuttavia si pu facilmente ipotizzare che suddette affermazioni siano state scritte quando il rapporto docente-alunna era ancora agli inizi. Infatti, durante lesperienza del tirocinio, la stessa docente ha messo in luce la socievolezza dellalunna e le risposte agli scambi comunicativi, cos come emerso nel diario di bordo sopracitato da lei redatto. Lattivit didattica del PEI prevede la stimolazione tattile, uditiva, olfattiva e visiva attraverso luso di materiale predisposto ad hoc come un quaderno sensoriale, canzoni, cartoni animati e fiabe sonore. Sicuramente il canale sensoriale rappresenta un punto di forza in S e particolare attenzione stata data alla sua stimolazione. Per quanto rilevato durante il tirocinio, tuttavia, la stimolazione sensoriale ripetitiva e segue una programmazione portata avanti negli anni. Manca, infine, un momento di autovalutazione: gli obiettivi stabiliti sono realmente significativi per lalunna? Le attivit sono realmente funzionali o necessario modificarle/sostituirle? I materiali e gli strumenti utilizzati, nonch le metodologie didattico-educative adottate si sono rivelati adeguati? I tempi di lavoro sono adeguati? Sono necessarie risorse aggiuntive? Rispetto alle nuove competenze/abilit acquisite, c un buon grado di mantenimento nel tempo? Ci sono ulteriori indicazioni rilevanti da segnalare? La neuropsichiatra nella diagnosi funzionale, rileva solo potenzialit nellasse sensoriale che dovrebbe, quindi, essere stimolato in vista della costruzione di qualcosa di pi significativo e funzionale per S: aumentare le competenze comunicative. A tal proposito, la comunicazione verbale indirizzata a S tarata sulla sua et cognitiva (circa diciotto mesi, secondo lAEC). Non sarebbe pi utile a S se le si comunicasse gradualmente come una futura adulta, in vista di un futuro che non la vedr pi come una spledida ragazzina con la coda e che accanto a lei non ci saranno sempre la mamma e la nonna? Il PEI termina con unaltra importante dimensione: il mondo intorno a S. Quando il tempo lo permette molto spazio si d alluscita sul territorio, per farla distrarre e respirare aria dellesterno. Per S luscita dagli ambienti consueti ha unimportanza fondamentale. Pu essere un elemento di crescita, esperienza, conoscenza, socializzazione. Fondamentale, per, la che la comunicazione delladulto di riferimento sia costante e che si ricerchi un feedback da parte di S: forse non in grado di esprimere stupore, contentezza, ansia, curiosit, ma riprendendo il concetto espresso dalla neuropsichiatra non detto che non li provi. Quanto riportato sulla programmazione, la passeggiata come distrazione o riposo, comunque positiva, ma necessario anche farne unesperienza di pari valore educativo rispetto a quelle che si svolgono nei locali della scuola. Inoltre la distrazione, sebbene necessaria, deve alternarsi a momenti in cui lalunna stimolata ad aumentare i tempi di attenzione, cos come ipotizzato dalla Diagnosi Funzionale.PUNTI DI FORZA E CRITICITA

In sintesi, i punti di forza di S sono un carattere affettuoso e socievole, delle grandi potenzialit comunicative e la motivazione al rapporto con gli altri. Le criticit, invece, sono costituite dalla completa dipendenza dalladulto di riferimento, la difficolt di comunicazione anche delle necessit pi basilari, i bassi tempi di attenzione e, fisicamente, il basso tono muscolare.PROPOSTA DI PROGETTO DIDATTICO LOMBELICO DEL MONDO

PREMESSA

Considerati i punti di forza di S, spiccano la solarit del suo carattere, le grandi potenzialit comunicative e la profonda motivazione al rapporto con gli altri. Dallanalisi delle criticit, invece, emerge chiaramente che S non conosce un sistema di comunicazione, seppur essenziale, per far fronte allinterazione con persone al di fuori della sfera familiare. Si pensato, dunque, di lavorare ad attivit che coinvolgano principalmente lasse comunicazionale, ma anche lasse motorio-prassico. Infatti, partendo da un principio di inclusione, senza penalizzare i punti di forza dei compagni, n i bisogni educativi di S, il progetto si articola in due parti: una parte in cui S lavorer da sola con lIS e lAEC sullespressione di bisogni comunicativi primari e una parte, invece, riguarder linclusione e la socializzazione attraverso lespressione corporea: un viaggio geografico e mentale nella cultura di popoli diversi e del proprio corpo. Il racconto Alla ricerca del fiore della vita sar il filo rosso con cui lIS, insieme ai colleghi, intesser la trama di discipline, attivit, ricerca e scoperta che, intrecciandosi formeranno la tela di questo progetto.OBIETTIVI

Obiettivi educativi per S: creare unautonomia comunicativa di base, favorire il processo di socializzazione e di inclusione.Obiettivi didattici per S: aumentare i tempi di attenzione, favorire lassociazione sillaba-bisogno, aumentare la tonicit muscolare generale.Obiettivi educativi per la classe: favorire il processo di socializzazione e di riconoscimento dellaltro, favorire la conoscenza e lapprezzamento della diversit in tutti i suoi risvolti, aumentare il senso di responsabilitObiettivi didattici per la classe: aumentare conoscenze, capacit e competenze nelle discipline coinvolte (cfr singole discipline), accrescere le capacit progettuali, il senso di responsabilit e lautonomia nel lavoro.Discipline coinvolte: italiano, scienze motorie, ed. musicale, storia, geografia, inglese, francese.Persone coinvolte: lIS promotrice, coordinatrice e responsabile del progetto, la classe, la terapista della neuropsicomotricit dellet evolutiva, gli insegnanti delle discipline suddette, lAEC, madre dellalunna (solo in alcune fasi).TEMPI: tutto lanno scolastico

MEZZI E MATERIALI: laboratorio informatico per le ricerche, cartelloni e strumenti per il disegno, stereo, cd musicali autoprodotti, sofware didattico, mediatori attivi (bicchiere con la cannuccia), iconici (immagine del bicchiere) e analogici (gioco, simulazione in palestra), carrozzina, materassino e lettino pieghevole per S.Luoghi: classe, palestra e laboratorio informatico.Modalita dinterazione: S parteciper con la classe alle attivit di ascolto (italiano, ed.musicale e lingue straniere), parte della fase di progettazione e alle attivit in palestra. Durante le fasi di progettazione del lavoro pi impegnative, non potendo trattenersi per lungo tempo in classe a causa delle numerose allergie respiratorie, S svolger le attivit programmate dallIS con lAEC incentrate sullespressione di bisogni comunicativi primari nellaula di sostegno. LIS preparer dei mediatori iconici con lausilio di sofware didattico (come Picture This Pro! un programma per creare supporti cartacei personalizzati), ad esempio la foto di un bicchiere con la cannuccia. S lavorer dapprima sullimitazione vocale di alcune sillabe inserendo gradualmente mediatori attivi e iconi scelti o realizzati dallIS. Le sillabe saranno individuate in base a due criteri: alle possibilit di pronuncia di S e ai suoi bisogni comunicazionali pi importanti. Ad esempio, lavorer sulla sillaba BE in relazione al bicchiere con la cannuccia e al bisogno di bere. Successivamente lavorer sullassociazione delle oggetto-icona-sillaba. Si proceder infine con lassociazione icona-sillaba-bisogno e sillaba-bisogno, ad esempio: foto del bicchiere con la cannuccia-BE-bere, BE-bere. In questa fase cruciale luso di rinforzi positivi come, in questo caso, bevande preferite. Questo lavoro occuper tutto lanno e, a seconda della risposta di S, subir opportuni aggiustamenti. Si richieder alla madre dellalunna di partecipare ad alcune sessioni di lavoro e di continuare anche a casa il lavoro di comunicazione autonoma iniziato dallAEC, cosicch, una volta finita la scuola, la mamma potr riferire ad altri referenti il modo in cui S comunica. Per intervallare i periodi di concentrazione, S sar accompagnata dallAEC o dallIS ad di fuori della scuola per fare una passeggiata durante la quale verr stimolata allinterazione verbale e non verbale anche con le persone del vicinato che la conoscono. In seguito si potr provare la comunicazione alternativa andando, ad esempio, al bar e chiedere da bere, avendo precedentemente istruito il destinatario della comunicazione sulle sue modalit dinterazione.FASE 1: PROGETTAZIONE (A CURA DELLIS) Linsegnante di italiano proporr una storia che si presti allinterdisciplinariet e la dar in visione ai colleghi del progetto. Es: Alla Ricerca del Fiore della Vita (sintesi del brano)Il capo di una trib di Indiani dAmerica era in fin di vita e lo sciamano chiam i suoi due figli maschi dicendo loro che, se volevano restituire il fiore della vita al loro padre, lo avrebbero dovuto cercare laddove tutto era cominciato. Siccome i due bambini non sapevano dove cercare, iniziarono un lungo viaggio intorno al mondo passando per la Terra del Fuoco, il Polo Sud, Oceania e Australia, Africa, Europa e Asia per poi far ritorno a casa. Dopo aver visitato tanti luoghi, scoprirono che il fiore della vita si trovava in Asia perch era li che per il loro popolo tutto era cominciato. Tuttavia il fiore della vita era appassito a causa della cattiveria e dellinsensibilit del mondo. I due ragazzi, ormai cresciuti, decisero di portare comunque il fiore della vita a casa, cos come aveva detto loro lo sciamano. Durante il ritorno speravano e pregavano che il padre potesse ritornare in vita cos tanto che non pronunciarono parola per tutto il viaggio. Arrivati davanti alla capanna, si inginocchiarono davanti allentrata aspettando che lo sciamano li chiamasse. In quel momento si accorsero che il fiore della vita era fresco e profumato, come appena colto. La loro speranza li aveva spinti ai confini estremi della terra per un sentimento puro e disinteressato e questo aveva riportato alla vita il fiore, spieg loro lo sciamano dicendo: limportanza non la destinazione, ma ci che si impara durante il viaggio. Tutto il villaggio si riun in una danza di ringraziamento. Linsegnante di storia preparer con la classe un modulo sugli Indiani dAmerica (origini, vicende storiche principali, stile di vita, tradizioni culturali).

Linsegnante di geografia preparer dei moduli di approfondimento sui continenti nellordine in cui appaiono nel racconto e i ragazzi prepareranno un cartellone per ciascun continente. Nel frattempo, linsegnante di educazione musicale avr fatto unattivit di teoria e ascolto di brani etnici provenienti dalle varie parti del mondo con la classe e, insieme alla terapista, avranno scelto delle musiche adatte alle varie sequenze della storia che fungeranno da stimolazione uditiva per S e per unarmonizzazione della coordinazione motoria per il resto della classe. Linsegnante di italiano proporr loro lascolto e la comprensione del brano Il bandito e il campione, F. De Gregori, approfondendo il tema con un dibattito su sport e legalit. Vale quanto detto sopra per la canzone. Le insegnanti di francese e inglese faranno con la classe attivit di ascolto e analisi semantico-sintattica dei brani musicali, Le papa pingouin e The Lion Sleeps Tonight rispettivamente, entrambi adatti per unaudience di prima media per la facilit dei testi e per essere stati canzoni delle colonne sonore di due celebri cartoni animati. Capendo ed imparando i testi delle due canzoni, i compagni, oltre a migliorare le proprie competenze linguistiche, avranno la possibilit di relazionarsi a S nel modo che lei preferisce, cantandole canzoni. Questo scambio, se spontaneo, avviciner i compagni a S in un interscambio affettivo-relazionale, fonte di una pi profonda conoscenza reciproca.

La terapista, LIS E linsegnante di scienze motorie elaboreranno una serie di esercizi che la classe far attivamente e S a seconda delle sue possibilit o passivamente con laiuto dellIS (se di scienze motorie) o della terapista. La palestra verr preparata con il materassino/lettino per S e la sua sedia a rotelle su cui svolgernno le attivit. Si proceder per tappe geografiche associate alla musica scelta cominciando dalla partenza dei due piccoli indiani dAmerica con il cartellone geografico situato ad un estremo della palestra, a terra. Gli alunni svolgeranno le attivit senza le scarpe, inserendo un cartellone raffigurante un nuovo continente in pi alla settimana, in modo che alla fine la palestra rappresenter idealmente lintero globo. Le attivit saranno strutturate in modo che S inizier sulla carrozzina e passer poi in terra sul materassino e ritorner per lattivit finale (danza in circolo della trib) sulla carrozzina. FASE 2: ESECUZIONE

I ragazzi riuniti in cerchio intorno a S, leggeranno pi volte la storia (in diversi momenti e giorni) con la supervisione dell IS e dellinsegnante di italiano. Prima tappa: partenza per il viaggio dagli Stati Uniti (North Dakota) - primo cartellone. (musica Yeha-Noha, Sacred Spirit). Si proporr alla classe un riscaldamento con lattivit Saluto al Sole (movimenti di allungamento verso lalto), alla Terra (contatto con il suolo), al Mondo (giro intorno allasse corporeo distesi o in piedi), Allaltro (riconoscimento dellaltro con un gesto di saluto). Tempi: dai 5 a 15 a saluto. Il tempo diminuir con laumentare della consapevolezza dei gesti compiuti. Solo in quel momento si potr introdurre la seconda tappa del viaggio. Limportante non tanto lesecuzione del movimento suggerito sopra, ma la ricerca del movimento in armonia con la musica. S svolger i movimenti con lassistenza dellIS (se di scienze motorie) o della terapista.Seconda tappa del viaggio il Polo Sud; aggiunta del secondo cartellone. (musica Le Papa Pingouin, Pigloo). Tempi: dai 5 a 15. Con una danza dei pinguini si richieder ai ragazzi di partire dallimitazione del pinguino a tempo di musica per poi passare alla personalizzione del movimento.Terza tappa del viaggio Oceania e Australia; aggiunta del terzo cartellone (musica Aloha Oe, Jack De Mello) attivit: stretching in piedi e a terra. S svolger lattivit sul lettinoQuarta tappa del viaggio Africa; aggiunta del quarto cartellone (musica The Lion Sleeps Tonight, musica e testo originale di Solomon Linda, scritto per la Walt Disney Records da Luigi Creatore, Hugo Peretti e George David Weiss, brano colonna sonora del cartone animato Il Re Leone); attivit: Labirinti, attivit gestuale da coppia a grande gruppo. Gli studenti, prima in coppie sparse nella palestra, stabiliranno due punti di contatto sul corpo dellaltro e protranno avanzare solo modificandosi a vicenda per stabilire nuovi punti di contatto in funzione del movimento da produrre. Quando incontreranno unaltra coppia dovranno stabilire un contatto con loro e ancora procedere modificandosi, soltanto dopo aver modicato i punti di contatto. Il gesto-danza di ogni partecipante (a turno) diventa gioco, oggetto, da passare ai compagni fino a completare la danza in unintricata giungla vivente. S svolger lattivit in carrozzina guidata da un compagno/a preferita.Quinta tappa del viaggio Europa: Giro dItalia; aggiunta del quinto cartellone (musica Il bandito e il campione, scritta da Luigi Grechi e interpretata da F. De Gregori), attivit: bicicletta a terra, tonificazione muscolare. S svolger lattivit sul lettino con laiuto dellIS o terapista.Sesta tappa del viaggio Asia: India, lombelico del mondo; aggiunta del sesto cartellone (musica Darshan, Jassi Sidhu, B21); attivit: ginnastica posturale generale in piedi e a terra. S svolger lattivit sul lettino con laiuto dellIS o terapista.Settima tappa del viaggio - Ritorno a casa; il primo cartellone sar spostato al centro della palestra (musica Ly-O-Lay Ale Loya, Yeha-Noha). Attivit: danza in cerchio intorno al cartellone certrale. S partecipa sulla carrozzina guidata dal compagno/a che la precede. La fase successiva potrebbe essere di integrare la terapia e la musica durante unora di educazione fisica alla settimana in modo che la terapia motoria sia anche un mezzo di stimolazione e discriminazione tattile e uditiva, di condivisione e socializzazione per S e un viaggio alla scoperta della corporeit e della creativit per la classe.VERIFICA E VALUTAZIONELa verifica e la valutazione per S saranno tese a testare le capacit di apprendimento e la capacit di mantenimento nel tempo delle competenze acquisite nelle attivit di comunicazione dei propri bisogni. Per quanto riguarda le attivit di psicomotricit si valuteranno lefficacia degli esercizi scelti in base agli obiettivi preposti e il beneficio sullinclusione e socializzazione nella classe. Per quanto riguarda la parte psicomotoria si rimanda alla griglia di autovalutazione per gli insegnanti proposta da Ianes e Cramerotti: gli obiettivi stabiliti sono realmente significativi per lalunna? Le attivit sono realmente funzionali o necessario modificarle/sostituirle? I materiali e gli strumenti utilizzati, nonch le metodologie didattico-educative adottate si sono rivelati adeguati? I tempi di lavoro sono stati adeguati? Sono necessarie risorse aggiuntive?Per il resto della classe saranno previste verifiche in itinere sulla capacit progettuale, il lavoro di gruppo, il grado di coinvolgimento nelle attivit e il grado di responsabilit profuso. Verifiche specifiche saranno previste a medio e lungo termine sulle singole discipline:Italiano: analisi testuale del brano Alla ricerca del fiore della vita, test comprensione scritta del testo della canzone Il bandito e il campione; traccia di tema in classe su sport e legalit.Storia: test a scelta multipla sulla storia origini, vicende storiche principali, stile di vita e tradizioni culturali degli Indiani dAmerica.

Geografia: relazioni in piccoli gruppi su quanto appreso sui continenti.

Lingue straniere: test di riempimento (fill in the gaps) dei brani delle due canzoni scelte sullascolto del brano. Test sul lessico: campo semantico animali (in linea con i contenuti di prima e seconda lingua straniera della prima annualit).

Educazione Musicale: test di ascolto e riconoscimento dei brani: tipologia, provenienza, caratteristiche musicali principali (strumento usato, uso particolare del tempo, originalit)

Scienze Motorie: osservazione in itinere da parte del docente di scienze motorie sul grado di partecipazione, performance, capacit di lavorare in gruppo.I criteri di valutazione saranno per tutte le discipline: miglioramento dal livello di partenza, impegno, collaborativit con i compagni, risultati delle prove a medio e lungo termine. Anche rispetto alla classe si compiler una scheda di autovalutazione del processo didattico.CONCLUSIONIAlla fine di questo viaggio mi ricollego al punto di partenza: S. Ho imparato a conoscerla, ad apprezzarla e a farmi apprezzare, ma ogni volta che la incontravo mi chiedevo cosa potessi fare di veramente significativo per lei.

Da osservatrice esterna la prima domanda che mi sono fatta stata cosa ci sar per lei dopo la scuola e le figure che ce lhanno accompagnata, dopo gli anni della giovent in cui gli affetti familiari le saranno vicini. Cosa ci sar per S dopo di noi? S il caso emblematico che rappresenta tutte le persone per le quali non si pensa ad un futuro. S non ne ha coscienza, ma quando la sorella cambiar casa per farsene una propria e quando la nonna e la mamma non potranno pi occuparsi di lei, S se ne accorger. LIS di S mi ha confessato che la mamma non vuole pensarci o ne ha semplicemente paura. Ed proprio in questo, con affetto e distacco, che si pu costruire una rete di sicurezza, cominciando oggi a mettere in comunicazione tutte le parti coinvolte scuola, genitori, autorit sanitarie competenti, associazioni per costruire un progetto di vita per S. La sfida non da poco. Facendo una ricerca, ho scoperto con facilit che gi esistono associazioni che si occupano del dopo di noi e per poterlo fare bene si occupano anche del durante noi. Esistono varie soluzioni per S, ma ci vorr del tempo e una sinergia di interventi per capire ci che pi adatto per lei. Come si legge nel racconto del progetto didattico limportanza non la destinazione, ma ci che si impara durante il viaggio. Alla fine di questo viaggio ho scoperto che il

viaggio appena cominciato.

Cfr. POF

Cfr. Scheda scuola in allegato

Cfr. POF

POF, p. 19

Cfr. Scheda scuola in allegato

Fonte: AEC

non verbale di tipo emozionale. Fonte: I.S.

A mio avviso, questa comunicazione tra il verbale e il non-verbale serve ad aumentare lempatia tra madre e figlia, tranquillizza la ragazza davanti a situazione nuove da affrontare e la prepara ad un futuro in cui S dovr stabilire una comunicazione con una figura di transizione.

Redatta da specialisti dell ANFFAS

D. Ianes,S. Cramerotti, Il Piano Educativo Individualizzato, Trento, Edizioni Erickson, 2007, ottava edizione, p. 43

Programmazione Individualizzata di S. Cfr. allegato

Fonte: rielaborazione di una storia conosciuta

Le musica delle attivit seguenti sono una proposta

Carboni, M., Laboratorio Area Psicomotoria ed espressiva

Carboni, M., attivit tratta da Labirinti, Laboratorio Area Psicomotoria ed espressiva

D. Ianes,S. Cramerotti, Il Piano Educativo Individualizzato, Trento, Edizioni Erickson, 2007, ottava edizione, p. 43

5