ing. gaetano vedda - murature · 2013. 7. 31. · ing. gaetano vedda 2 premessa dello studio...

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  • Ing. Gaetano Vedda

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    PREMESSA DELLO STUDIO ESEGUITO

    L’edificio oggetto d’intervento (fig.1) è

    situato nel Comune di Vittoria in Provincia di

    Ragusa. Si tratta di un edificio esistente con struttura

    portante mista, telai in c.a. e muratura. Il piano terra

    è costituito da muratura di blocchi squadrati in tufo,

    tipici della zona, mentre i restanti piani in blocchi di

    L’intervento oggetto di studio può

    riassumersi come di seguito:

    Adeguamento sismico per la realizzazione della sopraelevazione del 2° piano e sottotetto non

    abitabile;

    Ristrutturazione e completamento di tutto lo stabile;

    Cambio di destinazione d’uso parziale del piano terra da Garage a locale Commerciale.

    DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO

    L’edificio oggetto d’intervento (fig.1) è

    situato nel Comune di Vittoria in Provincia di

    Ragusa. Si tratta di un edificio esistente con struttura

    portante mista, telai in c.a. e muratura. Il piano terra

    è costituito da muratura di blocchi squadrati in tufo,

    tipici della zona, mentre i restanti piani in blocchi di

    laterizi di poroton. L’edificio ha una dimensione in

    pianta di circa 11.40 m per 19.15 m. La struttura

    risulta in continuità architettonica con altri edifici,

    ma isolata strutturalmente su entrambi i prospetti

    laterali dell'edificio mediante giunti sismici.

    Figura 1 Immagine globale dell’edificio nel suo stato di fatto

    La struttura presenta cinque telai in c.a.

    trasversali costituiti da ampie travi a spessore (fig.2);

    i pilastri perimetrali hanno sezione 30x50 cm,

    mentre quelli centrali hanno sezione 30x60 cm e mantegono tali sezioni per tutti i livelli superiori.

    Longitudinalmente i telai trasversali sono

    connessi, oltre al solaio, dalle sole pareti perimetrali

    in muratura con la trave di coronamento.

    La fondazione è costituita da plinti isolati e

    connessi perimetralmente da un piccolo cordolo in

    c.a.. I solai sono in latero-cemento gettati in opera

    con sezione pari a 20 cm.

    Figura 2 Pianta delle fondazioni e del primo impalcato dello stato di

    fatto

  • Ing. Gaetano Vedda

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    DEFINIZIONE DEL LIVELLO DI

    CONOSCENZA

    Non disponendo dei dati progettuali originali

    e dei certificati di prova dei materiali, è stata

    condotta un campagna di indagini strutturali e

    geognostiche per definire un livello di conoscenza

    medio - LC2 (Conoscenza Adeguata) con un fattore

    di confidenza per le verifiche FC=1.20, in tal modo è

    possibile utilizzare i metodi di analisi e verifica in

    campo non lineare molto più efficienti per gli edifici

    esistenti.

    La campagna d’indagini e prove strutturali

    ha permesso di ricavare le proprietà meccaniche del

    calcestruzzo e dell’acciaio, avendo prelevato un

    numero di campioni in conformità a quanto previsto

    dalle NTC 2008 e dalla circolare esplicativa. I

    campioni prelevati sono stati oggetti alle prove di

    laboratorio di compressione, per i provini ci cls, e di

    trazione, per le barre di armatura.

    Figura 3: Esecuzione del carotaggio per il prelievo di un campione

    Figura 4: Campioni di calcestruzzo prelevati dall’edificio

    Figura 5: Barra di armatura saldata alla barra esistente dopo del

    prelievo da un pilastro

    Figura 6: Prova pacometrica in un pilastro per l’individuazione delle

    armature

    Nella muratura presente è stata effettuata

    una prova con martinetto piatto singolo per ricavare

    lo stato tensionale presente e una con martinetti

    piatti doppi per ricavare il modulo elastico della

    muratura.

    La campagna di indagini geognostiche ha

    permesso di ricavare la stratigrafia e la tipologia di

    terreno presente.

  • Ing. Gaetano Vedda

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    VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA

    SISMICA DELLO STATO DI FATTO

    Ai fini della valutazione della vulnerabilità

    sismica è stato messo a punto un modello di calcolo

    non lineare, considerando l’interazione tra muratura

    e telai in c.a. (figg. 7 e 8).

    Le fondazioni non sono state considerate nel

    modello di calcolo per far si che il processo di

    verifica non dipenda fortemente dalla costante di

    sottofondo di Winkler soprattutto per terreni più

    deformabili, che essendo una costante di tipo lineare

    potrebbe falsare gli scarichi nelle analisi non lieare.

    Figura 7: Modello strutturale geometrico dello stato di fatto

    Figura 8: Modello strutturale computazionale dello stato di fatto

    Per brevità di esposizione si riportano i

    risultati dell’analisi con i coefficienti di sicurezza

    sismica più bassi

  • Ing. Gaetano Vedda

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    VERIFICA SISMICA DELLO STATO DI FATTO

    ANALISI PUSHOVER - Forze proporzionali alla massa direzione + X + ecc5% Curve di capacità dell’analisi pushover

    Domanda → PGADLV=0.164g

    Passaggio al sistema ridotto e stima in termini di spostamento e di forza

    Stima della Vulnerabilità in termini di Capacità di Spostamento

    Capacità / Domanda = 0.85 < 1.00

    Stima della Vulnerabilità in termini di Resistenza

    Capacità / Domanda = 2.00 < 3.00

    Analisi globale della vulnerabilità sismica (SLV)

    PGACLV = 0.144g

    Analisi globale della vulnerabilità sismica in termini di forza

    PGACLV = 0.246g

    αUV = 0.875 αUV = 1.496

    Rottura a taglio nella muratura

    PGACLV =0.122g

    Rotazione limite nella muratura

    PGACLV =0.198g

    3/4 della rotazione ultima in un'asta

    PGACLV =0.140g

    Rottura a flessione in un'asta

    PGACLV =0.166g

    αUV = 0.741 αUV = 1.202 αUV = 0.849 αUV = 1.012

  • Ing. Gaetano Vedda

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    Come si può osservare dalla sintesi:

    la struttura è molto vulnerabile per meccanismi di tipo fragile quali rotture a

    taglio nei nodi non confinati delle travi non

    interagenti con la muratura e dei pilastri;

    la stessa risulta vulnerabile per meccanismi duttili quali il raggiungimento della rotazione

    limite per lo stato SLV.

    Nonostante si abbia un coefficiente di vulnerabilità superiore al 60%, non è

    sufficiente per sopraelevare la struttura di due

    livelli (compreso il sottotetto).

    INTERVENTI PREVISTI

    Alla luce di risultati sperimentali dedotti

    dalla campagna di indagini strutturali e

    geognostiche e dai risultati numerici delle

    verifiche condotte della vulnerabilità sismica alle

    azioni sismiche orizzontali dello stato di fatto è

    emerso un elevato grado di vulnerabilità nei

    confronti dei meccanismi fragili a taglio nei nodi

    non confinati e un insufficiente capacità per i

    meccanismi duttili. Rimane da notare che

    nonostante il grado di vulnerabilità nei confronti

    dei meccanismi duttili non sia elevato, non è

    sufficiente ai fini dello stato di progetto della

    struttura, dovendola sopraelevare di due

    elevazioni (compreso il sottotetto).

    La strategia d’intervento scelta che mira a

    riparare i danni, eliminare le carenze strutturali, ed

    incrementare la resistenza e duttilità della struttura

    ai livelli richiesti dalle norme nel miglior rapporto

    costi benefici, è la seguente:

    Collegamento dei plinti esistenti in entrambe le direzioni con travi in c.a 70x80 cm, per

    ridurre l’asincronismo della risposta sismica

    in fondazione limitandone i cedimenti

    differenziali in esercizio e permanenti sismici

    (SLD), inoltre viene ridotto lo stato di

    sollecitazione nel terreno e si aumenta la

    portanza;

    Figura 9 Pianta delle fondazioni e del primo impalcato dello stato di

    progetto

    Confinamento delle travi non interagenti con la muratura e dei pilastri perimetrali con

    incamiciatura realizzata da angolari

    longitudinali metallici e calastrelli trasversali

    in modo da aumentare le capacità rotazionali

    delle cerniere plastiche nonché la resistenza a

    taglio e la duttilità globale;

    Ringrosso della sezione dei pilastri centrali e delle travi trasversali.

    Una volta adeguato lo stato di fatto si è

    passato allo studio della sopraelevazione in c.a. e

    muratura in blocchi di laterizi di poroton per il

    piano secondo e per il piano sottotetto.

    Figura 10: Modello strutturale geometrico dello stato di progetto

  • Ing. Gaetano Vedda

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    Figura 11: Modello strutturale computazionale dello stato di

    progetto

    Si riportano nel seguito gli schemi di

    alcuni interventi significativi.

    Per brevità di esposizione si riportano i

    risultati dell’analisi con i coefficienti di sicurezza

    sismica più bassi.

    Figura 12 Finestra di input degli interventi di rinforzo delle sezioni nel programma di calcolo 3DMacro

  • Ing. Gaetano Vedda

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    Figura 13 Rinforzo delle sezioni dei pilastri e delle travi mediante incamiciatura con angolari longitudinali metallici e calastrelli trasversali

    Figura 14 Rinforzo delle sezioni dei pilastri centrali mediante ringrosso della sezione trasversale

  • Ing. Gaetano Vedda

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    Figura 15 Rinforzo delle sezioni delle travi trasversali mediante ringrosso della sezione trasversale

    Figura 16 Armature delle nuove travi di fondazioni di collegamento dei plinti

  • Ing. Gaetano Vedda

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    VERIFICA SISMICA DELLO STATO DI PROGETTO

    ANALISI PUSHOVER - Forze proporzionali alla massa direzione + X + ecc5% Curve di capacità dell’analisi pushover

    Domanda → PGADLV=0.164g

    Passaggio al sistema ridotto e stima in termini di spostamento e di forza

    Stima della Vulnerabilità in termini di Capacità di Spostamento

    Capacità / Domanda = 1.30 > 1.00

    Stima della Vulnerabilità in termini di Resistenza

    Capacità / Domanda = 1.60 < 3.00

    Analisi globale della vulnerabilità sismica (SLV)

    PGACLV = 0.212g

    Analisi globale della vulnerabilità sismica in termini di forza

    PGACLV = 0.306g

    αUV = 1.291 αUV = 1.864

    Rottura a taglio nella muratura

    PGACLV =0.181g

    Rotazione limite nella muratura

    PGACLV =0.254g

    3/4 della rotazione ultima in un'asta

    PGACLV =0.204g

    Rottura a flessione in

    un'asta

    PGACLV =0.261g

    αUV = 1.04 αUV = 1.545 αUV = 1.242 αUV = 1.586

  • Ing. Gaetano Vedda

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    Dai risultati ottenuti dalla verifica post-

    intervento, si può osservare che la struttura risulta

    adeguata per il sito in esame e per tutti gli stati

    limite richiesti della normativa in vigore, essendo

    tutti i coefficienti αUV > 1.00.

    RINGRAZIAMENTI

    Questo piccolo documento non può che

    chiudersi ringraziando tutto lo staff di 3DMACRO

    per la ampia disponibilità dimostrata e per la

    professionalità con cui mi hanno aiutato a

    raggiungere gli obiettivi necessari per gestire

    commesse come quella qui rappresentata.

    Ing. GAETANO VEDDA