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e i giochi di sabbia e di teIira

un progetto di formazione presentato al Comune di Roma nel Settembre

ha coinvolto circa 400 insegnanti/educatrici si è svolto tra febbraio e maggio 2014

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I

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A tutte le partecipanti:

I corsi sono finiti e, come vi avevamo promesso, abbiamo anche sistemato

la dispensa.

Troverete 4 testi

• Per la prima serie di seminari non vi ho messo materiale ma vi do un'indicazione: potete trovare gli argomenti che ho trattato in n mio articolo pubblicato, or ora, a giugno, sulla Rivista Bambini delle dizioni Junior. Si intitola: "Giochi di terra nelle scuole e nei nidi di città"

• Per la seconda serie di seminari ho inserito un mio testo su la scatola azzurra

• Per i percorsi che avete fatto nei laboratori troverete du testi uno preparato da Paola Cuscino e uno da Claudio Puliatti. Sono st ti scritti in base a quanto accaduto nei loro gruppi. Ritengo che poss/mo essere molto utili a tutti. Come vi avevo detto e anticipato nei semiJari potrete trovare che è stata data attenzione anche alle criticità. Ritengo, riteniamo, importante non accantonare le difficoltà n gli incontri di formazione. Si impara, si cambia solo quando si prendono n carico le difficoltà. Esse offrono ottimi spunti di riflessione per crescere.

• In ultimo, per i laboratori, troverete la statistica che vi ho prOiettato nella seconda serie di seminari e che ho costruito attingendo alle riflessioni da voi scritte nel primo laboratorio: quello sul conta to con la terra .

Buona lettura a tutte e soprattutto BUONA ESTATE

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La scatola azzurra di

Paola Tonalll

l ' idea di offrire ai bambini questo tipo di gioco è maturata in me CI seguito dell'i cont ro con il

lavoro di Dora Kalff, ideatrice della terapia analitica "5AND5PIEL " ,

"Può accadere che o scuola i bombini abbiano più limiti che possibilità. Q ondo si gioca con lo sabbio non si hanno "modelli", non esistono canoni di gioco e ci si 5 Me liberi.'­

Sono parole di Dora Kalff che ritrovo ne; miei appunti di un corso/incontro di for~azione, da lei stessa tenuto nella sua casa di Zurigo, cui ho avuto la fortuna di partecipare..JCi spiegò, in quell'incontro, quanto rischiose fossero per lo sviluppo psichico le cond iz ioni di vit'a dei bambini delle grandi metropoli, quanto ,'allontanamento dal contatto diretto con la n~tura potesse generare un negativo allontanamento dalle emozioni. Parlò molto a lungo deJl'i ;1portanza del contatto diretto con i materiali naturali, del contatto con la sabbia. Dimostrò quanto uesta, con la sua estrema plasticità, ben si adanasse alle continue trasformazioni create dal gioe del bambino offrendo dunque infinite possibilità di espressione. A seguito di questo importantissimo incontro progettai un nuovo materiale didattico che chiamai: LA SCATOLA AZZURRA1. lo pro l'ettai in modo che il gioco potesse essere organizzato in un angolo della classe. E' necessario scegliere l'angolo più tranquillo ed appartato per permettere ai bambi j di giocarci a turno, un po' iso lati dal resto della classe, indisturbati. Per il gioco i bambin i d vono avere a disposizione:

• una scatola con l' interno colorato di azzurro

• della sabbia umida • alcune scatoline contenenti oggetti miniaturizzati: casette, pupalletti, al erelli, animali,

sassi, rametti, conch iglie, etc.

l Con questo progetto ho vinto, nel 1986, un Concorso azionale per la progettazione di nuovi pro! tipi bandito dalla rivis ta " Bambini " - Edizioni Junior

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Quando si osservano i giochi che nascono aJl'interno della scatola ci si rende conto della libertà e dell'ampio respiro che questa, nei suoi confini ben precisi, concede; SO,O~("'UIIO o quei bambini che, come aveva detto Dora Kalff , nell'organizzazione scolastica di incontrare più limiti che possibilità. Quante volte, da allora, ho visto dei piccoli incapaci di e di stare fermi, "perdersi" dolcemente nel simbolico mare azzurro della scatola e sereni per tempi anche molto lunghi.

Quante volte ho visto bambini chiusi aprirsi ed esprimersi. Quante volte ho bambini

distruttivi rilassarsi e giocare, senza danno e pericolo, a C~,~~;~~i~/;;~~:r~'~~~~;~{;::~::S~!~'i,~~j',N~:el mare può sorgere un'isola, l'isola può diventare un vulcano, il vulcano può essere fatto da un dinosauro sepolto al suo interno, dopo l'esplosione il dinosauro può ricostruire può, può, ... Finalmente per quei bambini le possibilità si sommano ad altre possi la distruttività non fa più paura a nessuno, può essere espressa senza danno, può nei suoi effetti dal bambino stesso, può trasformarsi, può generare situazioni inierE,ssanlti. può essere seguita dalla ricostruzione.

Giocando nella sabbia il bambino si fa "conoscere" meglio dall'insegnante, anche ancora parla poco e male. Il bambino che gioca, generalmente, inizia con il manipolare la sabbia <o,nCE,ntrandosi sulle sensazioni fisiche (tatti li e visive) fornite dal contatto diretto con essa: le mani, l'afferra, la fa scivolare tra le dita, la fa cadere dall'alto, la batte, la scava per l'azzurro della scatola. E' questa la fase che sono solita paragonare a quella dello grafico.

Successivamente incomincia a costruire territori (spiagge, laghi, montagne, i etc.) che trasforma in continuazione e, a poco a poco, li popola con alberi, animali, e personaggi

miniaturizzati che ha a sua dispOSizione nei contenitori colorati disposti accanto all'l scatol,.

i osservata

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L'adulto che osserva viene subito colpito dalla grande concentrazione e tranquillita timo/ata dal gioco: il bambino sogna ad occhi aperti e comincia a costruire e a raccontarsi delle st rie. Racconta parlando tra sé e sé ma i suoi gesti, i cambiamenti della scena, il suo sguardo, le sue sdamazioni, a volte alcune parole dette a voce alta, fanno affiorare il racconto che si dipana all'int rno .

Per seguire queste narrazioni interne occorre darsi del tempo di non intervento a di grande attenzione e curiosità . Se si interviene troppo presto si rischia di entrate come un e efante in una cristalleria. Occorre restare molto discreti, vicini e lontani allo stesso tempo, per capire senla disturbare il gioco. Può essere molto utile scattare qualche fotografia a questi pa aggi. Le foto possono servire successivamente sia per una restituzione ai bambini del loro ape to sia, come memoria, per la progettazione dell'insegnante.

Per spiegarmi meglio voglio ricordare la storia di una bambina indiana di 5 anni "ap rodata" nelle scuole dell'infanzia del Comune di Roma. Non conosceva assolutamente la ostra lingua, trascorreva le ore di scuola accoccolata in un angolo della classe da cui scrutava immpbile, il nuovo mondo popolato da compagni così diversi per vestiti, linguaggio e giochi. Non Pi~ngeva, non si lamentava, non sembrava angosciata, non chiedeva nulla: era solo terribilmente mmobile. Era cosi ferma da sembrare, alla sua nuova insegnante, un po' grigia e passiva. Un giorn le propose di giocare nella scatola azzurra che aveva già visto utilizzare dai compagni nei giorni precedenti. la prese per mano con leggerezza e la portò davanti alla sabbia e agli oggetti miniaturizl ati. Le parole in questi casi sono meno importanti dei gesti. la bambina accettò di sedersi e comt·ciò a toccare la sabbia . A mano a mano che il gioco procedeva l'insegnante vide, negli occhi e n Ile mani della bambina, crescere l'interesse e scomparire l'aria di smarrimento. Ancora più s rprendente il paesaggio che la bambina andava creando: ricco di col ori, di gaiezza, di movimentq e di armonia. Inutile dire che da quel momento l' insegnante cominciò a guardare la piccola con otchi diversi. La bambina non era più solo grigia e immobile ma una persona che portava nel cuore tesori co lorati che aspettavano di essere scope"i. Ci voleva del tempo per farli emergere perch lei veniva da lontano e non potendo ra ccontarsi non poteva nemmeno presentarsi. Non conosce a i simboli del nuovo mondo. La scatola azzurra con i suoi oggetti e la plasticità della sabbia le av~va offerto un semplice ed " internazionale" sistema di simboli per cominciare a presentarsi e parlal.e di sé.

la scatola è composta da due scatole d; colore azzurro che sono state costru;te ;n ~OdO da essere l'u na il coperchio dell'altra. In questo modo è possibile allesti re velocemente, in cla se, un piccolo laboratorio con due sabbiere nello spazio di una e il materiale in esse contenuto vi ne conservato coperto e pulito perché è sottratto alla polvere. All'interno, quando la scatola vene aperta, si trovano 6 contenitori colorati che racchiudono i materiali necessari per il gioco.

I colori sono molto importanti perché ogni bambino che inizia il gioco deve p rtire potendo scegliere gli oggetti che desidera inserire nella sabbia, deve quindi partire da un si tuazione di ordine, di raggruppamento chiaro che faciliti la sua scelta . Per offrire ai compag i, che giocano dopo, la stessa situazione di partenza il bambino dovrà disfare il suo lavoro rimettendo gli oggetti alloro giusto posto. E' chiaro che i colori di riferimento gli saranno di grande aiuto ~e r ricollocarli.

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• Scatola rossa per le casette

• Scatola verde per gli alberi

Scatola g alla per gli animali

• Scatola rosa per i personaggi

• Scatola arancione per lo sabbia, lo paletta ed taccio

• Scatola verde scuro suddivisa in 6 spazi accogliere: conchiglie, sassi, rametti, automobiline barche

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Nel tempo ho sperimentato moltissimi e diversi tipi di scatole azzurre: dalle scatole d gli stivali, alle scatole recuperate in refettorio, alle sabbiere per i gatti, ai vecchi cassetti ridipint ...

Un altro tipo di contenitore molto utile per questo gioco: la lettiera dei gatti

LE RACCOLTE

Quando prendono confidenza con il gioco della scatola azzurra i bambi i sviluppano spontaneamente numerose attività di raccolta di materiali naturali. I piccoli sono naturalmente grandi raccoglito ri. Guardano volentieri a terra, scrutano, osservano minuzie. Chi di noi non ricorda il piacere e la gioia tranquilla della raccolta di conchigl e, sassi, erbe, fiori?

OgRi tanto è bene ricordare il nostro passato, farlo per riscoprire il senso delle cose i oggi. Se mi gualdo indietro per ricercare la storia e gli eventi che mi hanno portato a progettare le scatole azzurre torno certamente a quando ero bambina. Nata "cittadina" ho però avuto I I fortuna, per tutta l'infanzia, di vivere d'estate la vita nei prati, tra l'erba, gli alberi, i sassi. l'acqua limpida del ruscello e del torrente, l'acqua dello stagno con il suo canneto, la morbidezza della t 'rra arata. Ho avuto la fortuna di osservare da vicino tutti i "colori " della campagna e dei onti : il giallo sconfina to del grano, il verde luccicante e flessuoso dell'erba, ìI verde scuro e calo di sole del fieno, l'argento dell'acqua sotto il sole, l'azzurro strano dei monti al tramonto, gli s hiui di rosso dei papaveri, j colori dei sassi .

HO avuto la fortuna di poter osservare a lungo e da vicino le "forme strane" della n ,tura : le foglie bucherellate dei nOCcioli, le strisce luccicanti lasciate dalle lumache. le forme dell'erba e delle foglie, i profili delle nuvole. Ogni spazio può diventare fonte di esplorazioni e di ra ccolte: il giardino di scuola il bosco o la sp iaggia percorsi con papà e mamma la domenica, il prato del parco vicino a casa.

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Il gioco nella scatola azzurra sviluppa veri e propri collezionisti che porteranno in sezione o nel laboratorio, le loro scoperte: starà a noi adulti insegnare ad organizzare or<linat"m"n'e materiali, i colori e le forme diverse che arriveranno per giocare nella sabbia/ terra . /'l"tu,r,""en'e potranno essere utilizzati e valorizzati in mille altri modi,

Una cosa è certa: anche la semplice raccolta, che cresce molto quando è so,stenu'~ dalla nostra attenzione, è in grado di regalare ai bambini momenti di grande pace e so,jdisfa,z;c,n~"

Questo testo è stato trotto mio libro: "ANCHE / BAMB/N/S/STANCANO", Edl'il on;" AN/C/A

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I laboratori dena scatola azzurra di

Paola Cuscino

PRIMO LABORATORIO previsto dal Progetto di formazione Si affollano tutte, come davanti al buffet di un grande ricevimento, osservano I numerose e differenti te rre, i tanti colori, saggiano le varie consistenze, inspirano cercando di conoscere gli odori, ne prendono un po' da tutti i sacchetti e drizzano piccole montagne all 'inte no della loro scatola . C'è un gran vociare, un anda re e venire ...

POi, pian piano, scende il silenzio, cresce la concentra zione, l'abbandono ai i I alla fantasia, alla nostalgia, al piacere di stare con se stesse, estraniandosi ed ascoltandosi. Una di loro, divide la scatola in due parti, in una la terra, nell'altra la sabbia: si guarda, prova, afferra le differenze, una mano sulla terra, l'altra sulla sabbia, odora, tocca, tasta, traccia, sfiora, sente, preme, accarezza ...

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Un'altra, con rapidità impressionante, traccia un sole e cancella, una torta e canc"II" ,I,mfiore e cancella, i numeri da 1 a 9 e cancella, un viso e cancella, un topo e cancella, ANNA, CIAO, TVB e cancella.

Alcune riempiono tutta la scatola, altre lasciano parti di azzurro scoperte ... Vedo crescere in tutte il piacere, l'attenz ione, l' impegno, la cura poi, con sassi, con foglie e bastoncini , prorompe la creatività, l'estro e ... le scatole diventano paesaggi straordinari.

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Queste sono solo alcune delle tante immagini dei 20 laboratori sulla scatola a condotto quest'anno con circa 400 tra insegnanti e educatrici del Comune di Roma . E' stata un'esperienza grande da molti punti di .... ista: interessante per il gran partecipanti; stimolante per la varietà delle riflessioni, delle domande, delle coinvolgente per le sensazioni, i ricordi, le emozioni rivelate. Ho fotografato più di 300 sca tole con temi a volte ricorrenti ma ognuna assoluta incomparabile, che le educatrici e le insegnanti hanno accompagnato con le loro pa piace sottolineare il senso: -Dopo tanti, tanti anni torno a giocare -la terra non ha un solo colore ma tanti colori diversi

urra che ho

umero delle osservazioni;

lente unica e aie, di cui mi

-Credevo che la terra avesse tutta lo stesso odore invece ho sperimentato odori divelsi -Non tutte le terre hanno la stessa temperatura -la terra suona quando cade -Manipolare la terra con gli occhi chiusi, nel silenzio, ha amplificato j miei sensi: mani, è morbida, leggera,piacevole. Nessun'altra esperienza coinvolge così tanto tutt -II profumo: chiudendo gli occhi mi sembrava di sentire lo stesso odore di quandO .... -l'odore forte che ti rimanda ad esperienze già vissute -Creare qualcosa senza sapere cosa, per il gusto di fare . E vedere che pian piano qu forma, piacere di cancellare e rifare. Libertà nel gioco, concentrazione -Senso di appartenenza alla natura perché tutto ciò che è naturale ci appartiene -La terra si può plasmare, con la terra si può disegnare, la terra è colore e la scatola su cui tracciare linee, cerchi ...

scivola tra le i nostri sensi

Icosa prende

na tavolozza

-Oggi ho scoperto, in pochi istanti, nello stare a contatto con la terra, quanta gioia mi ha procurato da piccola, e mi rendo conto di quanto i bambini di oggi stanno perdendo, non av ndo le stesse opportunità -Rassicurazione, tranquillità, silenzio, gioia, benessere,calma, libertà, rilassamento, ivertimento, disagio, pace, serenità, nostalgia, malinconia, scegliere in libertà, attirata dal colo e, piacere di lasciarmi andare. Stupore, calma, intimità, solitudine, pienezza, arcaico, perplessi à meraviglia, curiosità, concentrazione e voglia di espressione -Ricordi di bambina, dove i giochi erano solo di terra, di sensazioni, di libertà -La terra è un elemento che contiene e che scatena emozioni. Dà benessere e fa rilass,are. -La terra è la pancia delle emozioni -Sono soddisfatta, è sorprendente il distacco dal quotidiano -Piacevo lmente stupita, libertà di espressione, tempo sospeso -Mi sentivo un po' ridicola, con il mio sacchetto di terra e il cartoncino azzurro, mentre mi avviavo al corso, ma poi ho avuto una sensazione forte, ho tirato fuori le mie paure, mi sand meravigliata del piacere che stavo vivendo, piacevolmente mi sono stupita delle diverse coldrazioni, delle differenti consistenze, del cromatismo all'interno della scatola, la scoperta de blu è stata

lemozionante e, sorprendentemente, nella scatola è apparso ciò che facevo da piccola ... -Con la scatola ho capito che spesso non prestiamo[a giusta attenzione alle creazioni ~ ei bambini. -La mia fortuna più grande è di fare un lavoro che dà spazio ad un mondo di emozion e sensazioni. -Se voi formatori ci aiutate ad arricchirlo sempre più con questi corsi, dove la teo ia si veste di pratica ... beh, ben venga.

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Dopo aver sperimentato la scatola azzurra direttamente e per proprio conto, secondo laboratorio sono arrivate le proposte delle insegnanti, le esperienze dei bambini, i nei cortili e in classe:

la scatola azzurra nell'ora di religione sikh e

Scuola dell'infanzia Gregna di S. Andrea

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le strade di sassi Scuola dell'infanzia Cedro Argentato

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A piedi nudi sulla terra dell'orto Scuola Inf . Lambruschini

Scuola dell'in fanzia Torre di Babele

Mirò nella scatola allurra Scuola dell'Infanzia Comunale G. Oberdan

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Scuola Inf. La Magnolia stel1ata Scuola Inf. Forlanlnì

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Nelle esperienze raccontate sono stati dibattuti argomenti che è bene avere prese te quando si va ad allestire la scatola azzurra: In quale spazio

- in quale luogo viene allestitala scatola (classe, co rrido io, laboratorio, bagno. altro) - cosa c'è accanto (quali altri centri di interesse sono allestiti vicino alla scatol )

Con quali materiali terra, sabbia, farine, acqua, altro

- contenitori, cucchiai, passini, oggetti, materiali naturali . - dove sono collocati questi ultimi rispetto alla scatola

Quali tempi In quali momenti della giornata viene proposta la scatola

- E' utilizzabile dai bambini in qualunque momento - Per quanto tempo i bambini si impegnano nell'attività

Quali attività Che tipo di attività/gioco vi svolgono (manipolazione, travaso, narrazione, Itro) Come inizia l'attività Come termina l'attività

Con quanti bambini Quanti bambini contemporaneamente giocano nella scatola Giocano singolarmente, in coppia, in piccolo gruppo Vi accedono liberamente Si contendono l'att ività Collaborano Raccontano storie, eventi, fantasticano Ci sono bambini che si rifiutano di utilizzarla Ci sono episodi in cui riscontrate ch e l'esperienza è panicolarmente utile e erché

Cosa fa l'insegna nte Prima di iniziare l'attività, date informazioni sull'uso della scatola azzurra Quale ruolo assumete durante ,'attività Quale posto occupate mentre i bambini sono impegnati nell'attività

Cosa dicono i genitori Avete occasione di par/arne con i genitori Con quale modalità, in quale occasione (colloquio, riunione, documentazio e, racconti dei bambini ...) Quali le loro domande, preoccupazioni, altro

Cosa dicono le colleghe e il funzionario - Avete modo di riportare alle colleghe l'esperienza dei seminari, del laboratorio - Con chi condividete la progettazione e l'allestimento della scatola I

Quali criticità Quali, nella realizzazione della scatola Quali, nella fruizione da parte dei bambini Quali, da parte di colleghe e/o di collaboratori

Quale documentazione

Quello che ho potuto cogliere, nei momenti di confronto e di riflessione dei laborato i, è che sta maturando un approccio diverso rispetto agli spazi esterni e, di conseguenza, un penS ero diverso

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sul fare scuola. Le tante sperimentazioni e ricerche, su cui le insegnanti si sono pegnate, nei giardini delle scuole e dei nidi, dimostrano quanto può essere ricca l'esp,erie ~ za didanica­educativa fatta nell'ambiente e con gli elementi naturali. Tante le questioni dibattute:

./ 'genitori non vogliono

..I I bambini si sporcano

./ Non si può portare la terra in classe

./ Se si esce in giardino quando fa freddo, i bambini si ammalano

./ I giardini sono fonte di pericoli: buche, tombini, radici scoperte .

./ Non possiamo uscire, l'erba è alta e il servizio giardini non viene il tagliarla

./ Non c'è più erba

./ Non c'è più terra

./ Il giardino è stato ristrutturato e ricoperto con il tappeto anti trauma

..I Èrischioso Egli argomenti trattati: Ampiamente approfondito è stato il concetto del tempo. Le esper ienze hanno dimostrato che il contatto con la natura induce a un tempo rallentato che consente I bambino di soffermarsi sulle piccole cose, di osservare, di scoprire e approfondire. Altro tema è stato il gioco libero. Il gioco non organizzato, che nasce direttamente accresce e si dilata perché la sua partecipazione è più attiva, più libera, più aoen:h

appare proprio perché non imposta dall'adulto e non finalizzata ad un prodotto. Anche la nozione di pericolo e di sicurezza e emersa nei dibattiti : ciò che ad rischioso, ad altri, soprattutto dopo aver sperimentato, comincia ad essere visto come un'occasione di scoperta, un'opportunità di crescita e di autonomia per il bambino. Tutte le insegnanti e le educatrici concordano che la disabilità e tutte le altre dhl.rsi!à scoprono,

negli elementi naturali e in modo particolare nel gioco della sabbia, nella. ~~~J,~II:iazzu((a , un'opportunità di concentrazione, di tranquillità, una possibilità per sciogliere le e L'esperienza laboratoriale sulla scatola azzurra e sui giochi di terra ha rafforzatola co~",p"vl)lezza delle insegnanti/educatrici che la natura è un vero ambiente di apprendimento e naturali costituiscono oggetti di conoscenza. l'adulto osservando e consid,,,.ndo l bambini , può adoperarsi per sostenerne e incoraggiarne le scoperte e le intuizioni.

"II va/ore che lo natura rappresento per l'esistenza umano non è cosa ' l'e ,'O,," essere insegnata, deve essere appresa attraverso il coinvolgimento dù·J,,'o di tutta lo persona, così che i/ rapporto con la natura sia tessuto dalla mente e qo.' <tlore, dallo ragione e dall'emozione"

(L. Mortari)

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I laboratori della scatola aiEZur a di

Claudio Pullattl

Ho svolto dieci laboratori tra "Giochi di Terra" e "la Scatola Azzurra" . Nei primi era prevista la partecipazione sia delle Educatrici di nid che delle Insegnanti di Scuola comunale deWinfanzia; nei laboratori sulla Scatola Azzurra, invece, solo le Insegnanti. Il laboratorio Giochi di Terra, di tre ore, ha seguito il seminario di Paola anelli che ha introdotto il tema illustrando in sintesi il suo percorso professiona e che l'ha condotta a sperimentare e approfondire in classe il tema del gioco con la erra. Nel laboratorio le partecipanti hanno portato un sacchetto di terra c n il quale sperimentare il piacere e ['interesse che la sua manipolazione provoca nlei bambini oltreché negli adulti. le corsiste, alla fine, hanno provato ad esprimere e a raccontare le el'{lozioni e i sentimenti provati durante il laboratorio: il quadro complessivo che n~ è uscito tratteggia una esperienza molto coinvolgente ed emotivamente calda. le 'nsegnanti e le educatrici sembrano aver compreso per quali motivi i bambini, se essi nelle condizioni giuste, passano molto tempo ad esplorare e a giocare con la ter a. l laboratori sulla Scatola Azzurra, anch'essi di tre ore, avevano come o iettivo la riflessione sui punti di forza e sulle criticità che l' inserimento di ques a attività comporta: il periodo considerato era quello compreso tra il Seminario in~roduttivo di Paola Tonelli e il laboratorio stesso: circa un mese. I Complessivamente posso dire che la grande maggioranza delle partei ipanti ha provato ad inserire la Scatola Azzurra in sezione e che le riflessioni p , rtate nel laboratorio sono state di grande stimolo e interesse per tutte .

" punto di forza maggiore che è emerso consiste nella capacità che a Scatola Azzurra possiede di attivare nei bambini Ilattenzione, il gioco e la eone ntrazione continuata nel tempo: e questo anche nei i bambini che generalmente di ostrana difficoltà, secondo le educatrici, a rimanere su di una attività. la criticità maggiore emersa è da ricondurre alla organizzazione della " tività: la maggior parte delle insegnanti infatti ha inserito una sola scatola propdnendo ai bambini di alternarsi nel gioco e comunque pilotando gli accessi alla Scatol Azzurra; dal confronto su questa criticità è emerso come la cosa migliore sareb e invece riuscire a collocare più scatole azzurre e permettere ai bambini una maggio e libertà di accesso al suo utilizzo. Nel laboratorio sono state fornite indicazioni deguate affinché questa difficoltà potesse essere superata.

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PRIMO LABORATORIO previsto dal Progetto di formazione riscoprire il contatto diretto con la terra/le terre

Laboratorio del 11\2\2014 La terra viene percepita l'diversa" rispetto alla sabbia: quest'ultima

"igienica"; la terra invece più sporca no solo perché meno sterile ma a

lascia tracce più persistenti sulla pelle e sui vestiti. Interessante la riflessione di una insegnante, Antonella, che associa la ' a qualcosa di cafone! E lei stessa è nata e cresciuta in campagna!

Lo spunto di coinvolgere i bambini nella raccolta della terra non è stato recepito:

solo 1 insegnante su 6 li ha coinvolti. La motivazione principale sembra la pioggia che ha reso i giardini delle scuole molto fangosi ... e il fango sD,)rea!1 Pur raccomandando di manipolare soprattutto la terra per la consistenza, l'odore, la plasticità, ecc. dopo dieci minuti dall'inizio la uzione è molto grafica.

Dopo 15 minuti dall'inizio in tre dicono di aver "finito".

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Accolgo e apprezzo il loro lavoro, ma dopo le sollecito a rimescolare ciascuna il proprio "disegno" I a mescolare più terre: ora sono più manipolative, ri escolano le terre con più interesse e piacere. A 40 minuti dall'inizio termina la manipolazione e distribuisco i fogli per scrivervi le proprie impressioni. Tra le riflessioni appunto quella sull'importanza di inserire un e/ement alla volta, anche nelle normali attività scolastiche, e sulla differenza tra le espe enze fatte oggi, quella di sola manipolazione della terra e la successiva intro uzione di materiali nella scatola.

laboratorio del 12\2\2014 Sviluppiamo delle riflessioni sulla base dei racconti delle insegnanti, u come è andata la raccolta. I problemi sono sempre gli stessi: la sicurezza e l'igiene Alcune insegnanti con molta franchezza esprimono la loro personale avv rsione nei confronti del contatto con la terra. Le educatrici del nido ci dicono che il giardino lo usano solo dalla primavera inoltrata. La manipolazione awiene tranquillamente per circa 40 minuti. Dalla lettura dei "foglietti" emergono:

• Fastidio causato dal contatto con la terra • Emozione e commozione al ricordo di quando si era piccole • Scoperta di tante cose che sono nella terra : sassolini, insetti,fili d'er a, ecc. • Serenità e tranquillità nel fare le "poi pettine" • Il ricordo di quando da piccole si andava per funghi col padre

• I giochi con le bambole • La consapevolezza di avere oggi fastidio per la terra ma quando si era piccole

la si manipolava senza alcun paura di sporcarsi • Il ricordo di quando da piccole si scavava la terra con la speranza di t ovarvi un

tesoro ... il tesoro era il muschio!

laboratorio del 19\2\14 Tonia, insegnante, solleva il problema di come simili attività non si posso o fare se non c'è il sostegno delle colleghe e/o del Coordinatore; segue un confro to da cui emerge che si può provare ad iniziare da sole come qualcuna te ti mania. Certamente senza un lavoro di squadra ogni attività è più faticosa, Valentino ha osservato anche lei, dopo il seminario di Paola Tonelli, he suoi bambini in giardino spostano i sassi con i piedi .. Sora, educatrice nido, ha raccontato de1l'entusiasmo con cui i suoi bambi i hanno raccolto sassolini e rametti. Dal confronto successivo alla manipolazione sono emersi i seguenti spunti:

• La terra si può assaporare con le mani 21

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• la terra ha un sapore e un "suono"

• Il tempo sembra dilatarsi eppure è volato ...

• Èbello scoprire cosa possa esserci nella terra

• È bello giocare senza fare tlqualcosa" Abbiamo riflettuto sui complessi rapporti che ci sono tra lo sviluppo della sensorialità, della emotività e della cognitività; su come ciascuna si ali enti delle altre e su come ciascuna influenzi le altre.

Laboratorio del 20\2\14 Quattro sono del nido e hanno coinvolto i bambini nella raccolta; le In egnanti di Scuola invece non hanno proprio portato la terra. la manipolazion si svolge abbastanza bene per 40 minuti Dalla lettura dei foglietti emergono dei punti:

• Piacevole sensazione di solletico sulle mani, perdita del senso del tempo, piacere nel fare e disfare

• Sentirsi un pc' artisti

• Sensazione di rilassamento

• Bisogno di riempire subito la scatola

• Scoperta di ragnetti e lombrichi • Sorprendersi nello scoprire che l'attività è stata più piacevole del pr visto

• la terra siamo noi

• la natura nasconde e protegge • Bello manipolare a occhi chiusi ma con tutti gli altri sensi ben aperti

Laboratorio del 25\2\14 Durante la manipolazione mi sembra di notare che chi lavora al tavolo finis e prima rispetto a chi lavora a terra ". da approfondire! Dalla lettura dei foglietti emergono, oltre a quelli già detti, questi altri punt Ispunti:

• Ricordo le passeggiate nei boschi da bambine

• la terra all'inizio è piacevole ma poi diventa fredda e umida

• Consapevolezza di aver perso la spontaneità: "che ci faccio con ques a manciata di terra?" ha pensato ... per questo preferisce l'esperienza rafica a quella manipolatoria

• la terra non è marrone: ha tanti colori e cambia colore durante la manipolazione

• Come adulti si può pensare di non avere il permesso di giocare.

• Non ho provato alcuna emozione, preferisco la farina ."

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SECONDQ LABORATORIO previsto dal Progetto di formazione Prime esperienze nelle scuole

di Claudio Puliatti

In conclusione possiamo dire che i due laboratori hanno raggiunto com minimo la finalità formativa di permettere alle educatrici e alle insegnanti di maturare uno sguardo diverso, più permissivo e attento, attraverso il quale guardari i bambini quando vengono lasciati giocare con i materiali naturali; in secondi ordine è maturata la consapevolezza della importanza e della responsabilità del! nsegnante nella organizzazione di queste attività: giocare con i materiali naturali n n significa spontaneismo bensì potente organizzazione didattica.

Alcuni temi emersi dagli incontri di laboratorio sulla Scatola Azz rra

Come si vedrà non tutti sono riconducibili direttamente all'utilizzo della catola ma comunque sono riferibili alla organizzazione delle attività in generale e I rapporto con il materiale naturale.

28 aprile 2014 Annalisa e Carmelina hanno una sezione di bambini di 4 anni. All'inizio ave, ano fatto una Scatola Azzurra molto grande intorno a cui si mettevano molti bam ini anche sei c'era troppa confusione. Allora ne hanno fatte alcune più piccole e ha no potuto osservare che i bambini erano più tranquilli, alcuni hanno bisogno di gioca e proprio da soli. Inoltre hanno osservato che una bambina che non parla mai nalmente giocando con la Scatola ha pariate molto. Riflettiamo come sia importante che ogni bambino trovi uno spazio che gli è congegnale per ogni momento della giornata: c'è il momento in cui vuo e giocare con gli altri bambini e c'è il momento in cui vuole stare per i fatti suoi .. "proprio come noi adulti" osserva un'insegnante! Riflettiamo perciò sulla imp rtanza di allestire spazi e attività adeguati ai reali interessi e bisogni dei bambini. O serviamo inoltre come la Scatola offra una attività che motiva e sostiene anche ['es ressione linguistica,

7 maggio 2014 Giovanna e Antonietta hanno due sezioni miste e la Scatola Azzurra fa P1rte di un progetto di interclasse. Hanno organizzato una sola scatola in giardino a cui accedono 2\3 bambini alla volta. Un aspetto molto interessante consiste nel fatto che i bambini che non possono giocare con la Scatola ne costruiscono una per terra utilizzando dei rametti!

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Il giorno successivo, quando gli addetti hanno fatto pulizia e quindi I scatola di legnetti non c'è più, i bambini ne ricostruiscono un'altra e proseguono il gioco della volta precedente (c'è una foto nella loro relazione anche se poco leggibil ). Questa osse rvazione ci permette di riflettere su come forse una scatola s ' la è un po' poco vis to li desiderio di giocarci presente in molti bambini; e poi com i bambini trovino delle brillanti soluzioni per soddisfare le loro curiosità e i loro int ressi: sta a noi insegnanti sostenere questi interessi e queste curiosità mette do a loro disposizione materiali e st rumenti adeguati, e organizzando specifiche att vità.

Roberta ha una sezione di bambini di 5 anni, poi ha organizzato un1 Scatola e relative scatoline per i materiali. Chiama due bambini alla volta per un tempo massimo di 20 minuti. Ad oggi ciascuna co ppia ha giocato con la Scatola solo una volta.. Osserva che i bambini non toccano la sabbia che lei ha predi~posto ma gioca no con i materiali: conchiglie, pupazzetti ... Riflettiamo su come fors t i bambini siano poco abituati a manipolare materiale naturale e invece come sa pp ano usare comune materiale di gioco: pensiamo che dovrebbe proporre la scatola 010 con la sabbia, o con la terra magari raccolta dai bambini e solo in un secondo momento inserire del materiale naturale e non artificiale.

Francesca e Nadio hanno una sezione omogenea di 5 anni. Per il laborat (io Giochi di terra hanno raccolto coi bambini la terra e la stessa terra ora per fare la catola. Hanno predisposto 4 Scatole con cui possono giocare fin a tre bambini Ila volta: hanno portato fuori in giardino alcuni tavolini della sezione per poter i mettere sopra le scatole: riflettiamo su questa idea che permette alle insegnanti m anche ai bambini di pensare il giardino come un prolungamento della sezione e no come ad uno spazio "altro".

8 maggio 2014. Riflettiamo su (ome i bambini di 3-5 anni di età tendano ad esprimere i lor , interessi e i loro bisogni maggiormente con le azioni piuttosto che con il linguaggio; da qui !'importanza di sperimentare e di osservare i bambini. Ad esempio osserJ.i1lamo che quando un bambino di 4 anni è nervoso o stanco raramente lo esprime a parole come farebbe un adulto: piuttosto mette in atto comportamenti ostili, o r ~ bbiosi, o di all ontanamento, o "Iagnosi". Se messo in condizione di accedere a luog~ i pensati apposta per questi momenti, quali l' angolo morbido o appunto la scatola zzurra o altra attività "rilassante", è probabile che quel bambino sarà meno di d sturbo a tutta la class e. Difese delle insegnanti rispetto all'utiliizo del giardino:

-Non è a norma (Giovanna) -Stiamo al secondo piano (Leo)

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- Portano la natura "dentro" la sezione: ha portato una tartaruga c e a turno i bambini accudiscono (Ada)

le insegnanti che sono più propense ad usare il giardino osservano: -I bambini scavano molte buche: fanno solo quello. Chiedo ch utensili o

strumenti abbiano a djsposizione: risponde che hanno palette, secchiel i, cucchiai. Notiamo che avendo solo quegli strumenti è difficile possano fare molo altro. Le insegnanti proveranno a mettere materiale e utensili diversi a di posizione. Riflettiamo sul fatto che i bambini fanno quello che l'organizzazione materiale dell'ambiente permette loro di fare; perciò se vogliamo che facciano nche altro dobbiamo organizzare i materiali in un altro modo.

- Angela (22 bambini - sezione eterogenea) ha fatto l'esperienza c n una sola scatola e un bambino alla volta : ha organizzato il tutto in una stanza vicina alla sezione sfruttando la compresenza. Poi ha provato con due bambini i cui uno " difficile" : quest'ultimo ha preso uno dei sassi contenuti nel materiale pe la Scatola e l'ha dato in testa all'altro bambino. Angela ha interrotto immediatame n e l'attività che non 5; è più ripetuta. Abbiamo allora riflettuto su un paiO di aspet i generali: quando sappiamo che un bambino ci mette in difficoltà (come in quksto caso) dobbiamo stare particolarmente attente, standogli vicino e osservando tiene il suo modo di agire; poi abbiamo riflettuto sulla opportunità di inserire o men · un certo genere di materiale potenzialmente pericolOSO come i sassi: abbiamo con nuto che si possono inserire ma solo gradualmente e che in generale nella Scatola materiali è bene aggiungerli gradualmente: all'inizio va bene solo la sabbia, dopo possiamo inserire un solo altro elemento (ad esempio rametti), e poi un altro (a esempio sassolini) e così via. Questo aspetto dell'inserimento graduale abbiam · pensato come valga anche per molte altre attività: disegno, pittura, collage, simboli o, ecc.

15 maggio 2014. Manuela e Antonella (24 bambini, di cui 19 di 5 anni e gli altri di 3 e 4) Hanno fatto due scatole che coprono la superficie di un tavolino: in una c' la terrai nell'altra la "sabbia magica" ("molto bella" dicono le insegnanti ... si tr tta di un prodotto artificiale che simula la sabbia ma è multicolore .. . ) I bambini sono coinvolti nella raccolta del materiale che viene " filtrato" erò dalle insegnanti per cui entrano solo i materiali che vogliono loro .' . Riflettiamo sull'uso della "sabbia magica" e su come sia qualcosa di artificiale e che allontana dalla natura piuttosto che avvicinare ... non sono molto cdnvinte è evidente come piaccia soprattutto alle insegnanti!

Marina ha 25 bambini di 5 anni, ha fatto una Scatola Azzurra con farina i mais al posto della sabbia e solo pupazzetti. Ci fa giocare solo due bambini alla alta una

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volta al giorno: alla data di oggi ce ne sono ancora non pochi in "list d'attesa"! riflettiamo su questa criticità: ci vorrebbero più scatole, meno pup zzetti, più materiale naturale e più libertà di accesso alla Scatola.

Cristina e Valeria hanno solo bambini di tre anni. I bambini prima sono st~ti lasciati liberi di esplorare il giardino, solo successivamente hanno proposto le scaJole (quattro) e hanno lasciato che i bambini vi portassero il materiale raccolto Si trattardi una esperienza interessante, le insegnanti appaiono consapevoli e inter,essate all'importanza che ha il contatto diretto con i materiali naturali. I Vittoria ha una sezione di bambini di 5 anni, Già lo scorso hanno avev inserito il gioco della sabbia utilizzando una sabbiera per gatti e ha una posizion stabile in sezione, Quest'anno per fare la Scatola Azzurra hanno usato delle assette di polistirolo prese dal pescivendolo e dipinte di azzurro , .. riflettiamo sulla possibilità di trovare soluzioni alternative, magari più naturali sia rispetto alla pia, tica della sabbiera sia al polistirolo. Forse è meglio una semplice scatola da stiv li, la cosa migliore è farsi fare una scatola in legno che è più duratura. Tuttavia a rilevato positivamente che utilizzano nella Scatola la terra raccolta nel giardino,

Marina e Laura hanno una sezione eterogenea e fanno utilizzare la Scatola due volte a settimana. Osservano e commentiamo il fatto che i bambini di tre anni fa no soprattutto i travasi mentre quelli più grandi più il gioco simbolico: riflettia o sulla opportunità di fornire materiale vario adeguato a questi diversi interessi. R flettiamo inoltre, di nuovo, sulla possibilità di lasciare la scatola sempre a disposizion e di non vederla come una attività "l aboratoriale".

... importanti mome ti di silenzio per scrivere I tranquillità le personali scoperte ed emozioni .. ,

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Analisi del testi scritti raccolti nellaboratorI di Paola Tonelli

Ho letto con piacere ed interesse i vostri testi, quelli che avete scritte durante i laboratori con Paola e Claudio . Ho cercato di riunire le sensazioni, le e r azioni, le impressioni più ricorrenti per poi restituirvele nella seconda serie di semin fi. Ne ho trovate moltissime quindi ho deciso di presentarvi quelle che avet espresso un maggior numero di volte. Spero vi abbiano lasciato un buon ricordo. Ri ordo che, ci auguriamo, possa tarnarvi utile nel lavoro con i bambini.

Sensazione di

tornare bambina. ricordare j giochi,

il cortile•..

C-s-e-,-,,-,-'o-,e-d-i' I l odori e

piacere, felicità, profumi diversi gioia, bellezza, piacevolezza,

-0' 0

f'" r-...

....... .." t' ....,

....

Rilassamento, calma, pace,

serenità, tranquillità, ...

Sensalione di libertà

Colori diversi l concent(a~ione l

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